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Zelensky chiama ma il pavido criminale di guerra russo si nasconde: “Ha paura di parlare con me”. Trump: “In Turchia ci sarà Rubio”.

Kiev, 14 Magg 2025 – Il presidente ucraino Zelensky ha dichiarato che Donald Trump deve convincersi che Vladimir Putin sta mentendo e che non sono gli ucraini a frenare un possibile processo di pace.

"Trump deve convincersi che Putin sta mentendo. E noi dobbiamo affrontare le cose in modo ragionevole e dimostrare che non siamo noi a frenare questo processo. Ecco perché faccio quello che faccio, in modo che altri Paesi, non solo gli Stati Uniti, vedano che Putin non vuole", ha detto Zelensky in un'intervista alla rivista tedesca 'Der Spiegel', riferendosi alla sua offerta di incontrare il presidente russo a Istanbul.

Infatti, la Russia "continua a prepararsi per i colloqui" di Istanbul, che si terranno il 15 maggio, il Cremlino annuncerà chi rappresenterà la Russia ai colloqui con l'Ucraina "non appena il presidente lo riterrà necessario". Lo ha detto ai giornalisti il portavoce presidenziale Dmitry Peskov, chiarendo di non voler fare altri commenti sull'argomento.

L'approccio dell'Europa alla soluzione del problema ucraino "non è equilibrato, mira alla continuazione della guerra e contrasta nettamente con l'approccio dimostrato da Mosca o da Washington", ha inoltre accusato Peskov: l'Europa "si schiera completamente dalla parte dell'Ucraina" e "non può in alcun modo affermare di avere un approccio imparziale ed equilibrato" ai negoziati.

Il Cremlino respinge infine come “di parte” la sentenza del Consiglio per l'aviazione dell'Onu che attribuisce alla Russia la responsabilità dell'abbattimento nei cieli del Donbas del volo MH17 della Malaysian Airlines, partito da Amsterdam e diretto a Kuala Lumpur il 17 luglio 2014, costato la morte di tutti i 298 passeggeri e dell'equipaggio: "La Russia non ha partecipato alle indagini su questo incidente. Non accettiamo conclusioni di parte”.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che "probabilmente incontrerà domenica" il nuovo Papa Leone XIV, aggiungendo che ciò dipenderà dagli sviluppi diplomatici con la Russia. "Probabilmente domenica, se va bene. Ma non sappiamo ancora come finirà questa settimana", ha detto Zelensky in un'intervista rilasciata a cinque testate giornalistiche, due giorni prima dei primi colloqui russo-ucraini previsti in Turchia.

Le delegazioni di Russia e Ucraina, anche se sarà una totale perdita di tempo, e male fa l’Europa e l’amico del criminale di guerra russo Trump, potrebbero tenere una serie di incontri a Istanbul, a seconda dell'esito del primo. Lo ha dichiarato il vice presidente per le relazioni estere del Partito della Giustizia e dello Sviluppo (Akp) al governo in Turchia, Halil Korkmaz.

"È possibile che i negoziati possano portare a un accordo per proseguire il processo volto a mettere fine al conflitto. Un secondo, un terzo incontro. Non si può escludere, tutto dipenderà dall'esito [del primo possibile incontro]", ha affermato Korkmaz alla domanda sulla probabilità di ulteriori incontri a Istanbul. Nelle prime ore di domenica, il presidente russo Vladimir Putin ha suggerito che Kiev e Mosca riprendessero i negoziati diretti senza precondizioni a Istanbul il 15 maggio. Più tardi, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che l'Ucraina dovrebbe accettare "immediatamente" l'offerta di Putin.

Poco dopo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato sui social media che avrebbe atteso Putin in Turchia. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato ieri che la Russia si sta preparando per i negoziati e che annuncerà chi rappresenterà la Russia ai colloqui di Istanbul non appena Putin riterrà necessario annunciarlo.

Nel frattempo il presidente francese Emmanuel Macron ha confermato l'apertura a “discutere” su un deterrente nucleare europeo fornito dalla Francia. 

“Ho proposto di andare oltre", ha detto parlando all'emittente Tf1, "siamo pronti ad aprire discussioni sul dispiegamento di aerei armati con ‘bombe’ nucleari in alcuni Paesi europei", come la Polonia. “Definirò il quadro in modo molto ufficiale nelle prossime settimane e mesi”, ha aggiunto, precisando: "Ma la Francia non pagherà per la sicurezza degli altri, non sarà sottratta a quella che abbiamo, e la decisione finale sarà sempre della Francia".

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