Cagliari, 10 Magg 2025 – “È tempo che lo Stato rispetti quanto previsto dallo Statuto speciale della Sardegna: i beni che non sono più utili alle funzioni governative devono essere trasferiti alla Regione, come stabilito dall’articolo 14 dello Statuto. Questo principio deve essere applicato sempre e non in maniera discontinua e parziale, come è spesso avvenuto fino ad ora”.
Lo dichiara l’assessore degli Enti Locali e Urbanistica, Francesco Spanedda.
Negli anni, il trasferimento dei beni statali è avvenuto in modo irregolare, talvolta limitandosi a immobili in condizioni critiche o con situazioni giuridiche e amministrative complesse. “Alla Regione – spiega l’assessore – è stato affidato il difficile compito di valutare e gestire questi beni, spesso senza informazioni chiare e senza un vero confronto con lo Stato”.
La precedente amministrazione regionale ha lasciato in sospeso molti passaggi fondamentali, senza attivarsi per una reale valorizzazione del patrimonio. “Abbiamo ereditato elenchi di beni fermi sulle scrivanie. La nostra Giunta, insediata da un anno, ha deciso di cambiare passo: stiamo ricostruendo le competenze e preparando strumenti concreti per una gestione seria ed efficace”.
L’assessore prosegue rivolgendosi direttamente al Governo nazionale:
“È urgente avviare un confronto politico-istituzionale per definire modalità chiare e rapide di trasferimento dei beni. Chiediamo che quelli inclusi nel programma Crea Valore, evidentemente ormai non più funzionali allo Stato, siano assegnati al patrimonio regionale”.
“Siamo fermamente intenzionati – conclude Spanedda – ad avviare già nelle prossime settimane col Consiglio Regionale della Sardegna, e in particolare con le Commissioni competenti in materia, un percorso per approvare quanto prima una legge regionale che renda pienamente attuativo l’articolo 14, affinché la Sardegna possa finalmente esercitare a pieno titolo la sua autonomia e valorizzare il proprio patrimonio nell’interesse dei cittadini. Oltre a ciò, stiamo studiando una serie di revisioni normative per favorire il passaggio dei beni che la Regione ha acquisito dallo Stato e dagli Enti agli Enti locali e ai cittadini”. Red
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