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In arrivo 60 miliardi di dollari in aiuti all’Ucraini dagli Usa: invio massiccio di ogni tipo arma per la difesa aerea e l’attacco a postazioni russe.

Kiev, 21 Apr 2024 – Una sessantina di miliardi, con l'arrivo delle prime forniture militari entro la prossima settimana: è quanto vale il nuovo pacchetto di aiuti americani che il Congresso ha approvato. Ed il Pentagono sta già preparando il primo lotto, che comprenderà munizioni di artiglieria (a partire da quelle da 155 mm) e mezzi di difesa aerea come i Patriot, quelli di cui Kiev ha disperatamente bisogno per difendersi dalla crescente offensiva russa.

Ad accorciare i tempi di consegna è il fatto che parte degli armamenti si trova negli arsenali americani in Europa.

Oltre un terzo dei fondi (23,2 miliardi) resterà negli Usa, per riapprovvigionare i magazzini Usa, in parte svuotati proprio per fornire assistenza all'Ucraina. Il resto degli aiuti sarà distribuito in due direzioni: 13,8 miliardi di dollari saranno destinati all'acquisto di sistemi d'arma avanzati, prodotti e servizi per la difesa dell'Ucraina.

Undici,3 miliardi di dollari invece verranno spesi per le operazioni militari statunitensi in corso in Europa. Il disegno di legge prevede anche un aiuto finanziario diretto al bilancio ucraino pari a 7,85 miliardi di dollari ma sotto forma di un prestito che potrà essere cancellato dal presidente, dopo le elezioni del 5 novembre: nessun problema se resterà Biden, mentre Donald Trump potrebbe chiederne la restituzione. In ogni caso questi fondi non potranno essere usati per pagare le pensioni.

Un altro punto interessante del provvedimento è l'obbligo per il presidente Usa di trasferire immediatamente i missili Atacms a lungo raggio all'Ucraina. A meno che non ritenga che danneggi gli interessi nazionali americani, in tal caso dovrà informare il Congresso rischiando di essere accusato dai repubblicani di non fare tutto il possibile per Kiev.

In un disegno di legge separato inoltre si autorizza il presidente a trasferire all'Ucraina gli asset russi congelati in Usa (la maggior parte è bloccata in Europa): si stima una cifra di almeno 8 miliardi, destinati alla ricostruzione.

Oltre che sui nuovi aiuti americani, Kiev può sperare nelle promesse del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, secondo cui i Paesi dell'Alleanza hanno concordato di dare all'Ucraina ulteriore supporto militare, dalle munizioni da 155 mm ai droni, sino alle difese aeree, tra Patriot e Samp/T.

"Accolgo con favore che la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti abbia approvato un nuovo importante pacchetto di aiuti all'#Ucraina. L'Ucraina sta utilizzando le armi fornite dagli alleati della #NATO per distruggere le capacità di combattimento russe. Questo ci rende tutti più sicuri, in Europa e Nord America". Lo scrive su X il segretario generale del Nato Jens Stoltenberg dopo il via libera della Camera Usa al pacchetto di 61 miliardi di dollari per armare Kiev.

La regione di Zaporizhzhia, nel sud-est dell'Ucraina, ha subito ieri 390 attacchi delle forze russe, che hannousato un totale di 124 droni: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Ivan Fedorov, come riporta Ukrinform. "Durante il giorno, gli occupanti hanno attaccato la regione di Zaporizhzhia 390 volte, colpendo sette insediamenti", ha scritto Fedorov. Non ci sono stati feriti. I russi hanno lanciato un missile su Zaporizhzhia, che è stata attaccata insieme a Huliaipole, Levadne, Robotyne, Mala Tokmachka, Malynivka e Novoandriivka. Nel complesso sono stati lanciati 124 droni, ha scritto Fedorov  

Il movimento paramilitare filo-ucraino Atesh ha annunciato di avere attaccato oggi Sebastopoli, sottolineando che i russi hanno subito perdite: lo riporta Rbc-Ucraina, secondo cui esplosioni sono state udite nella città della Crimea annessa.
Il movimento di resistenza ha affermato che ci sono diversi morti e molti feriti. Sul web circolano indiscrezioni secondo cui una nave russa sarebbe stata colpita a Sebastopoli, ma i partigiani - prosegue Rbc-Ucraina - invitano a non trarre conclusioni affrettate. Questa mattina il traffico sul ponte di Crimea è stato temporaneamente sospeso.  

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