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Terremoti in Turchia e Siria, oltre 5.000 morti. Erdogan: “Uno dei più grandi disastri della storia”. Si temono che i morti saranno oltre 20 mila.

Cagliari, 7 Feb 2023 - Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato lo stato di emergenza per tre mesi nelle10 province del sud est della Turchia che sono state colpite dal terremoto.

Almeno 3.549 persone hanno perso la vita nel terremoto che ha colpito il sud est della Turchia. Lo ha dichiarato il presidente turco affermando che Il sisma non è solo "uno dei più grandi disastri" per la Turchia ma per la storia a livello mondiale. Sono 5.000 i lavoratori del settore sanitario impiegati nei soccorsi e sono state allestite 54mila tende con 102mila letti, ha aggiunto il presidente turco.

Le persone intrappolate sotto le macerie ad Hatay urlano chiedendo aiuto, intrappolate sotto le macerie di una abitazione. I volontari dicono: "Abbiamo sentito delle voci. Dentro ci sono anche i nostri figli. Cosa possiamo fare? L'edificio è già parzialmente crollato. Abbiamo rischiato la vita ma non c'è altro da fare".

Il nord-est della Siria è stato risparmiato dal devastante sisma che, invece, ha raso al suolo intere zone della parte nord-occidentale del Paese arabo e della Turchia meridionale. Lo spiega all'Adnkronos Muhammad Hassan, funzionario del Dipartimento Relazioni internazionali dell'Amministrazione autonoma del nord-est della Siria, conosciuta più semplicemente come Rojava, regione 'de facto' autonoma sotto il controllo curdo.

Secondo Hassan, "stiamo ancora facendo una valutazione" ma nel nord-est della Siria "i danni sono stati meno gravi" rispetto alla zona di Aleppo, dove "il terremoto è stato molto potente" e la situazione è "disastrosa", con centinaia di morti e molti feriti.

Parlando del Rojava, il funzionario precisa che le zone più colpite dal sisma si trovano "nel cantone di Shahba, dove vivono le persone sfollate di Afrin". Inoltre si contano "otto morti" in due quartieri a maggioranza curda di Aleppo, dove molti edifici sono "crollati", prosegue Hassan, sottolineando che nel nord-est risultano al momento "quattro civili feriti a Kobane".

"Non risultano invece sfollati, ma le persone erano così spaventate che in molte hanno preferito stare nei giardini o negli edifici a un piano - conclude - La stragrande maggioranza delle persone è tornata nelle proprie case".

Circa 23 milioni di persone, tra cui 1,4 milioni di bambini, sono stati colpiti dal terremoto che ha devastato lunedì la Turchia e la Siria. È quanto stima Adelheid Marschang, Senior Emergency Officer dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), come riporta il Guardian.

"Questa è una crisi che va ad aggiungersi a molteplici crisi nella regione colpita", ha affermato durante la riunione del consiglio dell'organizzazione a Ginevra, "in tutta la Siria, i bisogni sono sempre più alti, dopo quasi 12 anni di crisi prolungata e complessa, mentre i finanziamenti umanitari continuano a diminuire.

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