Press "Enter" to skip to content

Terremoti in Turchia e Siria, è una catastrofe: oltre 4.300 morti. Nuova scossa nella notte: 5.5.

Cagliari, 7 Feb 2023 - Più di 4.300 morti fra Turchia e Siria. Si aggiorna così il conto delle vittime dei devastanti terremoti che hanno distrutto migliaia di edifici nel sud-est turco e nel nord-ovest siriano. Le autorità turche hanno portato a 2.921 morti il loro bilancio provvisorio complessivo, mentre quelle siriane ne contano finora 1.444. Le squadre dei soccorritori continuano a lavorare nella notte per estrarre dalle macerie i corpi dei vivi e quelli dei morti.

E dopo queste prime cifre dei morti il bilancio delle vittime potrebbe salire a più di 20mila persone: lo ha detto all'agenzia francese AFP Catherine Smallwood, responsabile delle emergenze per l'Europa dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. "C'è sempre la possibilità di altri crolli, per cui spesso vediamo che i numeri iniziali si ottuplicano", ha dichiarato aggiungendo che "purtroppo con i terremoti si verifica sempre la stessa cosa: i rapporti iniziali sul numero di persone morte o ferite aumentano in modo significativo nella settimana successiva".

Grande mobilitazione delle squadre di soccorso di Medici Senza Frontiere che lavorano nella Siria nordoccidentale per soccorrere le popolazioni colpite dal sisma. Ma al lavoro si è aggiunto lo sgomento per la morte di un membro dello staff sotto le macerie, mentre altri hanno perso i loro familiari nel disastro.

"Siamo scioccati e rattristati dall'impatto di questo disastro sulle migliaia di persone che ne sono state toccate, compresi i nostri colleghi e le loro famiglie", ha detto Sebastien Gay, capo missione di MSF in Siria. Gay ha detto che le strutture mediche sono sopraffatte dall'intenso lavoro e "il personale medico nel nord della Siria sta lavorando 24 ore su 24 per rispondere all'enorme numero di feriti che arrivano alle strutture". "Nelle prime ore del disastro, le nostre équipe hanno curato circa 200 feriti e
abbiamo ricevuto 160 vittime nelle strutture e nelle cliniche che gestiamo o supportiamo a nord di Idlib". E ancora: "I bisogni sono molto elevati nel nord-ovest della Siria, perché questo cataclisma non fa che peggiorare lo stato in cui versano le persone che lottano dopo molti anni di guerra", ha detto Gay.

In Turchia sono stati almeno 5606 gli edifici crollati durante e dopo il terremoto. Lo rende noto l'Agenzia turca per la gestione dei disastri e delle emergenze (Afad) precisando che sono 19.574 i soccorritori che lavorano attualmente nella regione del terremoto.

Nonostante la feroce aggressione da parte dello stato terrorista russo, il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha affermato che l'Ucraina potrebbe inviare diverse decine di soccorritori in Turchia per aiutare a rimuovere le macerie dopo il terremoto. Lo riporta l'Ukrainska Pravda.

“Non facciamo mai nulla che danneggi gli interessi dell'Ucraina. Pertanto, grazie a diverse decine di soccorritori ucraini, saremo in grado di aiutare la Turchia, il nostro vicino, il nostro amico, senza danneggiare le capacità dei servizi di soccorso in Ucraina” ha detto Kuleba.

 "La mia amministrazione sta lavorando a stretto contatto con il nostro alleato della Nato, la Turchia, e ho autorizzato un'immediata risposta degli Stati Uniti". Così si è espresso il presidente americano Joe Biden in una dichiarazione pubblicata sul sito della Casa Bianca, riguardo al terremoto che ha colpito la regione mediorientale questa mattina, provocando circa 2.000 vittime, secondo gli ultimi dati. Il presidente americano ha precisato che "alti funzionari americani si sono immediatamente rivolti alle loro controparti turche per coordinare tutta l'assistenza necessaria", specificando che le squadre di soccorso americane "si stanno schierando rapidamente per iniziare a sostenere gli sforzi di ricerca e soccorso e rispondere alle esigenze dei feriti e degli sfollati". Biden ha precisato che le agenzie umanitarie sostenute dagli Stati Uniti stanno rispondendo alla distruzione in Siria. Il presidente e la first lady si sono detti "profondamente rattristati" dalla notizia dei devastanti terremoti" e assicurano le condoglianze a chi ha perso i proprio cari, a "coloro che sono rimasti feriti e hanno visto le loro case e attività commerciali distrutte".

Ad Aleppo è la seconda città della Siria, vicino al confine Turco con quasi due milioni di abitanti era già molto provata dalla guerra civile Siriana che va avanti dal 2011, Nel 2010 la popolazione contava oltre 4 milioni di persone. I danni del terremoto sono ingentissimi e colpiscono le strutture ed una società già molto provata. Fonti dicono che solo ad Aleppo siano crollati oltre 40 palazzi. A volte piccoli sprazzi di luce brillano nell'immenso buio di questa tragedia, in questi video i salvataggi di alcuni bambini miracolosamente sottratti vivi da sotto le macerie.

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »

Comments are closed.