Kiev, 31 Gen 2023 – Ieri, il Comando dei trasporti degli Stati Uniti ha reso noto che sta consegnando la prima spedizione di veicoli da combattimento Bradley all'Ucraina, nell'ambito dell'accordo di aiuti militari da 2,85 miliardi di dollari annunciato all'inizio dell'anno.
La spedizione - contenente più di 60 Bradley - sono stati imbarcati nel porto di North Charleston, nella Carolina del Sud, in direzione Europa.
Le forze armate ucraine continuano a trasferire le riserve nelle direzioni di Artemivsk, Ugledar e Mariinsk, ha dichiarato il capo ad interim della cosiddetto repubblica popolare del Donetsk, Denys Pushylin alla trasmissione Channel One. Ha anche notato che ci sono stati alcuni avanzamenti delle forze russe in queste direzioni, ma "non così brillanti, cioè c'è una lotta letteralmente per ogni metro". Lo scrive l'agenzia di stampa russa Tass.
Tra queste notizie si inserisce la dichiarazione del tre volte presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, nel suo incontro con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha proposto la creazione di un gruppo di Paesi che possa mediare un accordo di pace tra Russia e Ucraina. "Ho detto al cancelliere che, così come il G20 è stato creato per superare la crisi economica del 2008, noi vogliamo creare un gruppo di Paesi che possa discutere la fine di un conflitto tra Russia e Ucraina. Nessuno è interessato ad avere questo conflitto", ha dichiarato il leader brasiliano.
Il ministro della Difesa ucraino chiederà personalmente oggi a Parigi gli aerei da combattimento alla Francia: Oleksij Reznikov, che dovrebbe incontrare anche il presidente Emmanuel Macron, avrà un faccia-a-faccia con il suo omologo Sebastien Lecornu.
Ieri il presidente Usa, Joe biden, ha escluso che si possano fornire gli F-16 all'Ucraina mentre Macron è apparso più possibilista: ha detto che in linea di principio "nulla è escluso" nell'aiuto a Kiev, ma che qualsiasi mossa del genere dipenderà da diversi fattori, tra cui la necessità di evitare l'escalation e l'assicurazione che gli aerei non colpiranno "il territorio russo" e che la consegna "non vada a indebolire la capacità delle forze armate francesi".
"In questo momento, penso che un colpo di stato militare possa essere possibile". Sono le parole di Abbas Gallyamov, l'ex speechwriter del presidente russo Vladimir Putin, che nel corso di una intervista alla Cnn parla del numero dei soldati russi che hanno perso la vita in Ucraina e delle difficili condizioni di vita dovute dalle sanzioni come condizioni favorevoli a un golpe militare.
Ora analista politico, Gallyamov ritiene che il colpo di stato potrebbe verificarsi nei prossimi dodici mesi. "L'economia russa sta peggiorando. La guerra è persa. Ci sono sempre più cadaveri che tornano in Russia, quindi i russi incontreranno maggiori difficoltà e cercheranno di trovare una spiegazione del perché tutto questo sta accadendo. Si risponderanno da soli: 'Beh, questo è perché il nostro paese è governato da un vecchio tiranno, un vecchio dittatore’", ha detto Gallyamov riferendosi a Putin. Secondo l'analista, "tempo un anno, un colpo di stato diventa una possibilità reale" perché “c'è un presidente impopolare davvero odiato a capo del paese e la guerra è davvero impopolare, e hanno bisogno di spargere sangue per questo”. Possibile, aggiunge, che Putin annulli le elezioni presidenziali previste per il marzo del prossimo anno.
Le esportazioni di gas della compagnia russa Gazprom verso l'Europa attraverso l'Ucraina hanno toccato il minimo storico di 951,4 milioni di metri cubi nei primi 30 giorni di gennaio: lo scrive il quotidiano economico russo Vedomosti, citando i dati di Gazprom. Lo riporta il Guardian. Secondo Vedomosti, nella seconda metà del 2022 Gazprom aveva inviato attraverso Ucraina tra i 41 e i 43 milioni di metri cubi di gas al giorno. Tuttavia, a partire dal 5 gennaio scorso, i volumi giornalieri sono diminuiti a soli 24,4 milioni di metri cubi spediti giornalmente fino al 19 gennaio. Vedomosti commenta che il calo è dovuto principalmente alla riduzione della domanda di gas russo in Europa, causata da un inverno insolitamente caldo e ventoso.
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