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Istat: l’occupazione sale al 60,5%, mai così alto dal 1977.

Roma, 1 Dic 2022 – A ottobre 2022 l'occupazione segna una crescita dello 0,4% e aumenta per uomini e donne, per i dipendenti permanenti e per gli ultracinquantenni, diminuisce invece per le restanti classi di età, per i dipendenti a termine e gli autonomi. Lo rileva l’Istat, nei dati mensili su Occupati e disoccupati, sottolineando che gli occupati in totale sono 23.231.000.

La crescita dell'occupazione a ottobre segna un aumento di 82mila tra lavoratori e lavoratrici rispetto a settembre (+0,4%) e di 496mila rispetto a inizio anno (+2,2%). Tale tendenza è stata trainata dall'aumento dei dipendenti a tempo indeterminato che sono risultati 117mila in più rispetto a settembre e 502mila in più rispetto al 2021. 

Di contraltare, i disoccupati scendono di 8mila unità (-0,4%) e gli inattivi tra 15 e 64 anni calano di 62mila unità (-0,5%), rispetto al mese precedente. Rispetto all’anno scorso, la tendenza è più evidente, con un calo del 14% dei disoccupati (321mila unità) e del 2,6% degli inattivi (336mila).

Analizzando le varie tipologie contrattuali emerge che la crescita degli occupati rispetto a settembre 2022, è frutto dell’aumento dei dipendenti a tempo indeterminato (+0,8%), mentre diminuiscono sia quelli a termine (-0,6%), sia gli autonomi (-0,3%). Nell’arco di un anno, l’occupazione cresce tra i dipendenti permanenti (+3,4%) e gli autonomi (+0,6%), mentre diminuisce tra i dipendenti a termine (-1,2%): i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato aumentano di 117mila unità (+0,8%) rispetto al mese precedente e di 502mila unità (+3,4%) rispetto all’anno scorso; i dipendenti a termine diminuiscono di 18mila unità (-0,6%) rispetto al mese precedente di 25mila unità (-1,2%) rispetto all’anno scorso; i lavoratori autonomi diminuiscono di 17mila unità (-0,3%) rispetto al mese precedente e aumentano di 29mila unità (+0,6%) rispetto all’anno scorso.

Tra settembre e ottobre 2022, si registrano andamenti piuttosto differenziati per classe di età: tra i più giovani (15-24 anni) l’occupazione e la disoccupazione diminuiscono a fronte di un aumento dell’inattività, mentre tra i 25-34enni il calo dell’occupazione si associa alla diminuzione dell’inattività e all’aumento la disoccupazione. Tra i 35-49enni si registra stabilità occupazionale, calo della disoccupazione e crescita dell’inattività; tra i 50-64enni, infine, calano sia l’inattività sia la disoccupazione a vantaggio dell’occupazione. Su base annua, tutte le classi di età mostrano l’aumento del tasso di occupazione e la diminuzione di quelli di disoccupazione e di inattività.

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