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La manovra governo Meloni pensa più ad aiutare gli evasori che i poveri. Infatti nel testo non vi è mai la parola poveri e con queste premesse arrivata alla Camera. Resta soglia di 60 euro per l’obbligo di accettare i pagamenti con pos.

Roma, 30 Nov 2022 – Signora Meloni e Governo: gli evasori ringraziano. Infatti con queste premesse oggi è giunta alla Camera dei Deputati, la prima Manovra del governo della camicetta nera è stata trasmessa all’Aula dopo il via libera della Ragioneria dello Stato e firmata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Subito dopo ieri sera la presidentessa del Consigli dei ministri, ha convocato per il prossimo 7 dicembre alle ore 12.15 i sindacati di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, per un ulteriore confronto sulla manovra e l'incontro si terrà a Palazzo Chigi.

Ammonterebbe a circa 400 milioni la dote destinata alle richieste della maggioranza sulla Legge di bilancio. La cifra di questo “tesoretto” sarebbe emersa, riferiscono fonti parlamentari, durante l'incontro a Chigi tra la premier Meloni e i capigruppo di maggioranza; incontro durante il quale si è discusso su come procedere in Commissione e sui tempi da rispettare per approvare il testo entro fine anno.

A questo proposito, l'articolazione della sessione di bilancio a palazzo Madama dipende dall'andamento dei lavori della Camera: l'esame del Senato si svolgerà presumibilmente fra il 27 e il 29 dicembre. Lo ha detto in Aula il presidente Ignazio La Russa, comunicando le decisione della capigruppo.

Gli articoli in totale salgono a 174 contro i 156 dell'ultima bozza. Tra conferme e aggiustamenti, poche le modifiche. Resta fissato a 60 euro l'obbligo dopo il quale si devono accettare i pagamenti digitali con carta e bancomat, senza incorrere in sanzioni. Vengono cancellate due misure: un articolo relativo alle semplificazioni delle procedure di adozione dei fabbisogni standard ed un secondo relativo alla fondazione Enea Tech biomedical. Tra le altre misure, sono previsti 50 milioni per completare la linea C della metropolitana di Roma e 400 milioni per Milano-Cortina 2026.

Rappresenta invece una novità il capitolo sulla cybersecurity, così come l'intera Sezione II relativa all'approvazione degli stati di previsione dei ministeri. Tra queste misure, un articolo dal titolo "disposizioni diverse" consente al ministero dell'Economia di riallocare i fondi fra i diversi programmi degli stati di previsione e al Ragioniere dello Stato di provvedere alla riassegnazione di fondi.

Dopo circa un'ora e mezza si è conclusa a Palazzo Chigi la riunione sulla manovra fra la premier Giorgia Meloni e i capigruppo di maggioranza. Erano presenti Alessandro Cattaneo e Licia Ronzulli (rispettivamente, a capo del gruppo parlamentare di Forza Italia alla Camera e al Senato); Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo (i rappresentanti della Lega a Montecitorio e a Palazzo Madama); Tommaso Foti e Lucio Malan, che guidano i deputati e i senatori di FdI. Era presente anche Maurizio Lupi (capogruppo di Noi moderati alla Camera) e Antonio De Poli, presidente del Gruppo Civici d'Italia al Senato. Assieme a Meloni, per il governo partecipava anche il ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida.

“Sull'impostazione della manovra siamo perfettamente d'accordo” ha osservato Malan prima di entrare a Palazzo Chigi, “è una legge di bilancio coraggiosa, coerente con il programma, e andiamo avanti su questo testo”.

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