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Missile russo in centro commerciale. 125imo giorno di guerra in Ucraina. Il blitz causa 16 morti ed almeno 59 feriti, nel centro in fiamme. La condanna unanime dei leader del G7: “Putin ne dovrà rispondere”.

Kiev, 28 Giu 2022 -La giornata viene funestata da un missile russo che colpisce un centro commerciale, a Kremenchuck in Ucraina, più di mille civili intrappolati nella struttura andata a fuoco, 16 morti e 59 feriti ma è un bilancio che è destinato a salire. Il presidente ucraino Zelensky accusa: "Atto terroristico spudorato", ma arriva la condanna unanime anche dai leader del vertice del G7 di Elmau, in Germania: "Putin ne dovrà rispondere”, 
e ribadiscono "l'incrollabile sostegno all'Ucraina di fronte all'aggressione russa", annunciando che i paesi del G7 continueranno "a fornire supporto finanziario, umanitario e militare per tutto il tempo necessario". Dopo l'attacco a Kremenchuck Kiev chiede e ottiene una riunione d'emergenza del Consiglio ONU. Arrivano le parole, dure, anche del presidente francese, Emmanuele Macron, che denuncia "l'orrore assoluto", dopo l'attacco missilistico: "Condividiamo il dolore delle famiglie delle vittime e la rabbia per tale ignominia", e poi del presidente Usa, Joe Biden: "Il G7 continuerà a colpire Putin dove fa più male, per privarlo delle risorse di cui ha bisogno per la sua guerra illegittima” in Ucraina. 

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La giornata viene funestata da un missile russo che colpisce un centro commerciale, a Kremenchuck in Ucraina, più di mille civili intrappolati nella struttura andata a fuoco, 16 morti e 59 feriti ma è un bilancio che è destinato a salire. Il presidente ucraino Zelensky accusa: "Atto terroristico spudorato", ma arriva la condanna unanime anche dai leader del vertice del G7 di Elmau, in Germania: "Putin ne dovrà rispondere”, 
e ribadiscono "l'incrollabile sostegno all'Ucraina di fronte all'aggressione russa", annunciando che i paesi del G7 continueranno "a fornire supporto finanziario, umanitario e militare per tutto il tempo necessario". Dopo l'attacco a Kremenchuck Kiev chiede e ottiene una riunione d'emergenza del Consiglio ONU. Arrivano le parole, dure, anche del presidente francese, Emmanuele Macron, che denuncia "l'orrore assoluto", dopo l'attacco missilistico: "Condividiamo il dolore delle famiglie delle vittime e la rabbia per tale ignominia", e poi del presidente Usa, Joe Biden: "Il G7 continuerà a colpire Putin dove fa più male, per privarlo delle risorse di cui ha bisogno per la sua guerra illegittima” in Ucraina.

Il premier britannico Boris Johnson, invita gli scienziati russi ad abbandonare il loro paese e trasferirsi nel Regno Unito. Parlando al G7 ha afferma che i ricercatori “che non si sentono più al sicuro in Russia dovrebbero far domanda per trasferirsi in un paese che dà valore all'apertura, alla libertà e alla ricerca della conoscenza”.

È la possibile adesione dell'Ucraina alla Nato, a rappresentare per un pericolo maggiore per la Russia (rispetto all'adesione di Svezia e Finlandia), così il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, in un'intervista ad Argumenty i Fakty riportata dalla Tass. Medvedev aggiunge: "Per noi la Crimea fa parte della Russia, e questo è per sempre: qualsiasi tentativo di invadere la Crimea equivarrebbe a una dichiarazione di guerra contro il nostro Paese. Se uno Stato membro della Nato fa una tale mossa, porterà ad un conflitto contro l'intera Alleanza del Nord Atlantico, la terza guerra mondiale, un disastro totale". 

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