Cagliari, 11 Gen 2020 - L’azione di controllo economico del territorio da parte dei militari della Guardia di Finanza di Cagliari, si attua e si sostanzia anche attraverso il monitoraggio della quotidiana e capillare osservanza, da parte dei numerosi operatori commerciali obbligati a tale adempimento, all’emissione dello scontrino e della ricevuta fiscale, attività di controllo che continua con sempre maggiore incisività, costanza e capillarità.
L’anno appena concluso ha visto l’accertamento di 746 casi di mancato rilascio dello scontrino o della ricevuta fiscale pari ad una percentuale del 17,5%; tale grandezza può anche essere vista nell’ottica che, sulla platea dei controlli effettuati, una operazione commerciale ogni 6 è stata effettuata senza il rilascio della prescritta documentazione fiscale. Perciò per chi non rilascia scontrino o ricevuta fiscale è prevista una sanzione amministrativa pari al 100% dell’I.V.A. non documentata e comunque non inferiore a 500 €.
Accanto a questo tipo di sanzione, in determinate circostanze, chi non emette documento fiscale può essere destinatario anche di una sanzione accessoria: infatti, quando vengono contestate, nell’arco di un quinquennio, quattro distinte mancate emissioni compiute in giorni diversi, i finanzieri segnalano il trasgressore all’Agenzia delle Entrate per la successiva irrogazione di un provvedimento di sospensione dell’attività per un periodo compreso tra i tre giorni ed un mese: il provvedimento, immediatamente esecutivo, viene eseguito dalle stesse Fiamme Gialle.
Proprio in questi ultimi giorni, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Cagliari, hanno dato esecuzione a due provvedimenti di chiusura nei confronti di altrettante realtà commerciali per plurime circostanze di irregolarità accertate nell’anno appena trascorso: due attività di commercio al dettaglio di abbigliamento, una con sede a Capoterra, l’altra a Quartu S. Elena.
Il periodo di chiusura disposto è stato di 7 giorni per il primo esercizio commerciale, 15 per il secondo: la diversa durata del periodo di chiusura imposto dall’Agenzia delle Entrate è commisurata alla circostanza che i contribuenti controllati possano non essere nuovi ad essere destinatari di analoghi provvedimenti di sospensione dell’attività per reiterate mancate emissioni del documento fiscale.
Nel complesso, nel 2019, i Finanzieri del Comando Provinciale di Cagliari hanno riscontrato la quarta mancata emissione dello scontrino e della ricevuta fiscale in 24 circostanze, e a seguito di istruttoria da parte dell’Agenzia delle Entrate, anche su occorrenze precedenti, hanno dato esecuzione a 45 provvedimenti di chiusura.
Queste ultime grandezze hanno trovato maggior riscontro nel capoluogo e nel suo immediato hinterland, località dove si registra la maggior presenza di partite I.V.A. accese: 15 chiusure (33%) a Cagliari e 9 (21%) a Quartu S. Elena.
Le restanti chiusure riguardano comuni dislocati nell’intera provincia cagliaritana: dal Sulcis Iglesiente, al Sarrabus, passando per il Medio Campidano.
Con riferimento alla durata del provvedimento, la maggior incidenza (15, pari al 33% dei casi) la si riscontra per chiusure disposte per il periodo minimo di 3 giorni.
In 3 circostanze (7%) è stata comminata la sanzione pari a 30 giorni (pena massima quando il totale dei corrispettivi oggetto di contestazione è inferiore a 50.000 €; quando si supera detta soglia, la sospensione è disposta per un periodo compreso tra uno e 6 mesi).
Riguardo le categorie commerciali interessate dalle disposizioni di chiusura, in 16 casi (36%) si è trattato di negozi di abbigliamento, in 8 circostanze (18%) piccoli empori, in 5 occorrenze (11%) alimentari, in 4 circostanze ciascuna (9%) venditori ambulanti e parrucchieri, 2 riscontri (4%) per le attività di ristorazione e un episodio ciascuno (2%) per attività di affittacamere, commercio di frutta e verdura, noleggio attrezzature per la spiaggia, noleggio di attrezzature nautiche, rivenditori di prodotti di telefonia e commercio di tessuti.