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Consiglio Sardegna – Discussione su Disposizioni in materia di Enti Locali

Cagliari, 18 Ott 2019 – Ieri pomeriggio, alla ripresa dei lavori, il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, ha concesso la parola al capogruppo Leu, Daniele Cocco, che ha lamentato il mancato rispetto dell’accordo assunto in conferenza capigruppo per la prosecuzione a oltranza dei lavori dell’Aula («ormai si adottano metodi insopportabili sia in Aula che nelle commissioni») ed ha denunciato le troppe assenze tra i banchi del Consiglio. L’esponente della minoranza ha quindi rivolto apprezzamento per il comportamento dell’ex commissario della Provincia di Sassari per essersi dimessosi in quanto nominato nella precedente legislatura: «Se tutti avessero fatto così, la maggioranza ci avrebbe evitato questo disegno di legge che serve solo a fare nuove nomine».

Il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, dopo aver definito “poco decorosa” l’assenza della maggioranza in Aula, ha invitato il presidente Pais ad una “valutazione”. Il presidente del Consiglio, non ha nascosto l’imbarazzo per le assenze e ha sospeso i lavori per dieci minuti.

Alla ripresa il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula, è ritornato sul mancato rispetto degli accordi per l’andamento dei lavori («mi passa persino la voglia di difendere questa maggioranza e il gruppo non sarebbe stato in aula se il disegno di legge non fosse proposto da un assessore del Psd’Az») ed ha replicato con accenti polemici ai consiglieri della minoranza ed in particolare agli onorevoli Lai e Orrù.

Il capogruppo del Pd, Gianfranco Ganau, ha rinunciato all’intervento, mentre il capogruppo della Lega, Dario Giagoni, ha dapprima replicato alle accuse “del voler cercare nuove poltrone” fatte dall’esponente del M5S Li Gioi nel corso del suo intervento in sede di dibattito, e poi ha ribadito l’opportunità dell’elezione diretta degli organi delle Province e rilanciato sull’istituzione della provincia Gallura.

Dopo una breve sospensione dei lavori, accordata da presidente Pais su richiesta del capogruppo Psd’Az, Mula, è intervenuto il capogruppo di Forza Italia, Angelo Cocciu, che con toni perentori a invitato la giunta e la maggioranza a presentare la proposta di riordino degli Enti Locali che preveda l’istituzione della nuova provincia Gallura, prima della sospensione dei lavori per le vacanze natalizie («non accettiamo più ritardi né di essere presi in giro»).

L’assessore degli Enti Locali, Quirico Sanna, ha dunque ribadito la volontà di procedere con la legge di riforma degli Enti Locali e con la previsione dell’elezione diretta di presidenti e dei Consigli provinciali («era una promessa fatta agli elettori e la manterremo»). L’esponente dell’esecutivo regionale ha quindi affermato l’opportunità di procedere con “una riforma che parta dal basso e che sia condivisa” e si è detto “disponibile ad accogliere eventuali indicazioni, proposte e suggerimenti da parte delle forze della minoranza”.  Sanna ha dunque rivolto parole di apprezzamento e riconoscenza all’ex commissario dell’amministrazione provinciale di Sassari («le sue dimissione sono state un gesto di buona politica») ed ha riaffermato il ruolo centrale del Consiglio nei processi di riforma («ma non faremo mai una legge di riordino che vada contro le volontà dei territori»). Sull’introduzione del voto per l’elezione degli amministratori delle province, l’assessore si è detto “pronto a sfidare anche il Governo”. Quirico Sanna ha quindi concluso il suo intervento auspicando l’approvazione del disegno di legge n. 51.

Il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula, ha chiesto una sospensione dei lavori per una riunione dei consiglieri della maggioranza ed il presidente del Consiglio ha acconsentito.

Alla ripresa dei lavori, la capogruppo del M5S Desirà Manca ha chiesto una breve sospensione della seduta per poter tenere una riunione dei gruppi di minoranza. La richiesta è stata accolta.

Dopo la sospensione, il vice capogruppo del Pd Roberto Deriu ha sollecitato la convocazione della commissione per valutare gli emendamenti.

Il presidente ha chiesto al relatore di riferire su un accordo del quale però ha constatato il mancato perfezionamento ed ha quindi chiamato la votazione sul passaggio agli articoli.

Per dichiarazione di voto il consigliere di Leu Eugenio Lai ha affermato che lo spettacolo della giornata dà la misura del senso di responsabilità della maggioranza di fronte a riforme di grande portata per la Sardegna. Il consigliere ha poi sollecitato l’esame degli emendamenti da parte della commissione, compito che non può essere svolto dal solo relatore di maggioranza. Lai, infine, ha assicurato il contributo del suo gruppo, fermo restando il voto negativo, attraverso una serie di emendamenti.

Il consigliere Alessandro Solinas del M5S, respingendo le critiche della maggioranza, ha ribadito il voto contrario del gruppo e la sua posizione già espressa nella discussione generale secondo cui la legge ha il solo scopo di aumentare le poltrone.

Sull’ordine dei lavori, il vice capogruppo del Pd Roberto Deriu ha chiesto l’applicazione dell’art.84 del regolamento-15esimo comma.

Il presidente ha chiarito che solitamente la norma richiamata è stata sempre interpretata nel senso di evitare il passaggio in commissione, tuttavia se la si vuole interpretare per appesantire i lavori non si può che applicarla formalmente. Pais ha chiesto poi al Consiglio di chiarire l’orientamento prevalente, cioè se procedere col voto sul passaggio agli articoli e poi convocare la commissione per gli emendamenti.

Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha affermato che, a suo avviso, il regolamento va interpretato nel senso che sia le dichiarazioni di voto che lo scrutinio sul passaggio agli articoli sono sospese, per il tempo strettamente necessario alla commissione per l’esame degli emendamenti.

Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula, assumendosi la responsabilità del mancato accordo con l’opposizione, ha annunciato la conferma di tutti gli emendamento della maggioranza e della Giunta.

Il presidente, dopo aver ricordato che per prassi la riunione della commissione si tiene dopo il voto sul passaggio agli articoli, ha sospeso la seduta per 30 minuti, convocando nello stesso tempo la commissione. Segue