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Eseguite stamane dagli agenti della Squadra Mobile di Cagliari 12 misure cautelari in carcere per i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di droghe.

Cagliari, 22 Giu 2019 - Nelle prime ore di questa mattina, durante una vasta operazione antidroga, sono state eseguite, 12 misure cautelare in carcere richieste dalla Procura Distrettuale Antimafia di Cagliari per il reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, ed eseguite dagli agenti della Squadra Mobile della Questura cagliaritana, su ordine del Sostituto Procuratore dott.ssa Rossana Allieri.

Le indagini, condotte dagli Agenti della “Sezione Criminalità Diffusa ed Extracomunitaria” della Squadra Mobile, riguardano condotte illecite di spaccio che si sono verificate negli stabili di via Seruci nr.3, tra il 2018/19, tenendo altresì conto di alcune risultanze investigative di anni pregressi sui medesimi soggetti indagati.

Quindi sono finiti in manette, Alessandro Busu, di 33 anni, di Cagliari,  Federico Carboni, di 27 , di Cagliari ma residente a Villasor, Michale Cherbi, di 267 anni, cagliaritano, Stefano Cocco, di 58 anni, di San Sperate, Francesco Degioannis, di 41 anni, del capoluogo regionale, Manuel Molinas, di 33 anni, cagliaritano, Fabiana Mura, di 32 anni, di Cagliari, Omar Murtas, di 34 anni, della città, Martino Flavio Pani, di 24 anni, di Cagliari ma residente a Quartucciu, Alessio Scano, di 37 anni, di Cagliari ma residente a Monserrato (Ca), Andrea Solinas, di 33 anni, di Cagliari e residente a Villasimius e, infine, Christian Manca, di 34 anni, nato a Cagliari e residente a Burcei.

Tutti gli arrestati  sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.

Le indagini hanno permesso di ricostruire i traffici illeciti posti in essere dagli indagati, che avevano creato nelle palazzine di via Seruci un vero e proprio mercato della droga che spaziava dalla cocaina, alla eroina, sino allo speedball.

Attività di intercettazioni telefoniche, sistemi di video riprese, tradizionali servizi di osservazione, acquisti simulati di stupefacente operati da agenti sotto copertura, e dichiarazioni rese da numerosi acquirenti di droga, hanno costituito il nucleo centrale dell’indagine.

Infatti, si è documentato da parte degli investigatori della Polizia di Stato, l’esistenza di un gruppo stabilmente organizzato che operava senza soluzione di continuità anche nei giorni festivi, sotto la costante sorveglianza di vedette pronte a segnalare ogni possibile “presenza pericolosa”.

Le cessioni venivano operate attraverso un sistema standardizzato: ovvero i tossicodipendenti venivano radunati dai sodali del gruppo nei pressi della palazzina di via Seruci 3, poi indirizzati all’ingresso del palazzo ove facevano le ordinazioni e pagavano anticipatamente il corrispettivo richiesto, quindi lo spacciatore di turno saliva ai piani superiori prendendo le dosi già preparate.

Rilevanti ai fini delle indagini sono state anche le varie intercettazioni telefoniche in cui gli indagati nelle varie conversazioni, talvolta utilizzando un linguaggio criptico, facevano riferimento all’attività illegale oggetto di indagine.

Inoltre sono stati delineati i ruoli all’interno dell’organizzazione, dal promotore, organizzatore e finanziatore del gruppo che, con l’attiva collaborazione dei sodali, che si interfacciava anche con gli altri partecipi dell’organizzazione criminale, impartendo loro una serie di direttive.

Un ruolo rilevante ha avuto altresì la componente femminile del gruppo, pienamente partecipe all’attività delinquenziale, esplicitata nel mettere la propria abitazione come base logistica del sodalizio criminale.

Gli altri componenti l’associazione malavitosa, svolgevano prevalentemente l’attività di vedette, stazionando nei pressi delle palazzine ove avveniva lo spaccio con il fine specifico di avvertire i propri soci in affari dell’eventuale arrivo delle forze dell’ordine, sia di cedere la droga agli acquirenti consegnando le dosi e ricevendo il denaro.

Durante lo sviluppo delle indagini, in vari interventi eseguiti a riscontro degli elementi investigativi acquisiti, sono state arrestate 16 persone, ed è stata sequestrata complessivamente eroina per 196,013 grammi, 70,6 gr di cocaina, mix di eroina e cocaina per 34,664 grammi, metadone per 75 mg. Divisi dosi pronte allo spaccio sequestrate per un numero di 1689.