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A Valencia arrivano i 629 migranti dell’Aquarius, in mare per 9 giorni. Applausi a bordo

Valencia (Spagna), 18 Giu 2018 - La nave Aquarius è arrivata ieri mattina nel porto di Valencia, dopo nove giorni di navigazione. A bordo c'erano 106 dei 629 migranti soccorsi sabato scorso al largo della Libia. Poco prima aveva attraccato la nave Dattilo della Guardia Costiera italiana con un primo gruppo di 274 persone, infine è stato il turno della Nave Orione della Marina militare italiana con gli ultimi 249 migranti.

L'imbarcazione di Sos Méditerranée e Msf è giunta in porto scortata da una motovedetta della Guardia Civil, da un elicottero della Policia nacional e da diverse motovedette.

Il sollievo a bordo "Vogliamo raggiungere terra, vogliamo solo una casa per riposarci". I migranti a bordo dell'Aquarius lo hanno ripetuto più volte in questi giorni in mare agli operatori di Intersos-Unicef che li hanno accompagnati a Valencia.

Al molo 1 del porto di Valencia sono stati allestiti due grandi tendoni della Croce Rossa dove viene effettuato il primo screening sanitario per i migranti: chi è in condizioni precarie di salute, le donne incinte e i bambini, verranno portati in ospedale mentre tutti gli altri vengono indirizzati nei diversi centri di accoglienza disposti dalla Generalitat valenciana in tutta la regione.

L'ingresso delle navi è stato scadenzato ogni tre ore: una scelta fatta per permettere la migliore assistenza possibile a tutti i migranti dopo giorni in mare. Sulla banchina del molo sono presenti circa 700 giornalisti da ogni parte d'Europa. Applausi sono scattati a bordo della nave Dattilo della Guardia Costiera italiana da parte dei migranti appena hanno capito che la nave stava finalmente per attraccare al porto di Valencia. Applausi e canti anche sulla Aquarius e sulla Orione.

"Siamo grati che questa prova sia finita per tutte le persone coinvolte, ma questo incidente è qualcosa che in primo luogo non sarebbe mai dovuto accadere". Lo sottolinea Filippo Grandi, l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) commentando l'epilogo della vicenda dell'Aquarius.

L'Unhcr - si legge in una nota - "elogia la Spagna per il suo intervento" e "ha offerto sostegno alle autorità spagnole", anche per il lavoro di valutazione delle esigenze dei migranti sbarcati e per la loro identificazione, soprattutto per quelli che potrebbero "essere a rischio e bisognoso di protezione internazionale".

"Il soccorso in mare è un principio troppo importante per essere messo a repentaglio, e qualsiasi tentennamento sulle modalità di sbarco comporta un grave pericolo non solo per i rifugiati e i migranti, ma per chiunque sia in difficoltà in mare" aggiunge la nota dell'Agenzia ricordando che in situazioni di salvataggio in mare, " a favore di un meccanismo regionale di sbarco sicuro e prevedibile. E, in seguito allo sbarco, di un'adeguata condivisione della responsabilità, per evitare situazioni in cui i paesi siano penalizzati dal dover gestire da soli le procedure seguenti allo sbarco. L'Unhcr pronto a lavorare con gli Stati del Mediterraneo per raggiungere questo obiettivo", conclude la nota.

Fino a che i governi europei non si prenderanno le proprie responsabilità #Aquarius sarà obbligata a continuare a condurre operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo. E quanto scrive in un tweet Medici senza frontiere.

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