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Altre 2 navi ong in arrivo. E il super democratico ex comunista Salvini: “Non in Italia, mai più complici del business dei migranti”

Roma, 17 Giu 2018 - Migrante su nave Aquarius (Kenny Karpov/SOS Mediterranee via AP) 16 giugno 2018 "Mentre la nave della Ong Aquarius naviga verso la Spagna (arrivo previsto domani mattina) altre due navi di Ong con bandiera dell’Olanda (Lifeline e Seefuchs) sono arrivate al largo delle coste della Libia, in attesa del loro carico di esseri umani abbandonati dagli scafisti. Sappiano questi signori che l’Italia non vuole più essere complice del business dell’immigrazione clandestina, e quindi dovranno cercarsi altri porti (non italiani) dove dirigersi. Da ministro e da papà, possono attaccarmi e minacciarmi quanto vogliono, ma io non mollo e lo faccio per il bene di tutti". Così su Facebook il ministro dell'interno e vicepremier Matteo Salvini.

"Quando i fascisti ci fanno promozione...". Con questo tweet ironico la ong tedesca Lifeline commenta l'avvertimento del ministro dell'Interno Matteo Salvini alle navi umanitarie che non verranno fatte attraccare in Italia. La nave della ong tedesca è intervenuta nella notte in soccorso di 118 persone a bordo di un gommone in difficoltà al largo delle coste libiche. Ai passeggeri - tra i quali 14 donne, 4 bambini e un neonato - sono stati forniti giubbotti di salvataggio.

"La nave Ong Lifeline commenta: 'Quando i fascisti ci fanno pubblicità...'. Roba da matti. A casa nostra comandiamo noi, la pacchia è Stra-Finita, chiaro? Insulti e minacce non ci fermano. Se voi mi aiutate, io non mollo! #chiudiamoiporti" Così su Twitter Salvini.

"Tu non comandi, governi. O almeno dovresti provarci, se ne sei capace". Così Matteo Orfini, presidente del Pd, risponde su Twitter al ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che ha scritto "A casa nostra comandiamo noi, la pacchia è STRA-FINITA, chiaro?".  Meloni: blocco navale al largo Libia unica soluzione "Conte 'condivide le parole dell'amico Macron'. Lo scontro epocale tra Italia e Francia sui migranti è finito a tarallucci e champagne. Non è questo il cambiamento di cui abbiamo bisogno, unica soluzione è il blocco navale al largo delle coste Libiche. Basta prese in giro!" È' quanto scrive su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni.

È approdata nel porto di Reggio Calabria la nave militare inglese "Protector", impiegata nell'operazione Frontex, con a bordo 46 migranti iracheni e pakistani, tra cui 27 uomini, nove donne e dieci minori. Le loro condizioni sono definite buone. I migranti sono stati accolti a terra dal consueto dispositivo di soccorso, accoglienza ed identificazione, composto da forze dell'ordine, Protezione civile regionale e comunale, 118, Croce rossa e associazioni di volontariato. Della decisione di fare approdare la nave nel porto di Reggio Calabria si è avuta notizia solo stamattina, ma questo non ha impedito di allestire per tempo il sistema di accoglienza a terra. Una volta concluse le operazioni di foto segnalamento, a cura della Polizia di Stato, secondo quanto riferisce, in un comunicato, la Prefettura di Reggio Calabria, i migranti saranno trasferiti secondo il piano di riparto che verrà predisposto dal Ministero dell'Interno.

Al settimo giorno di navigazione, Aquarius ha raggiunto, almeno simbolicamente, la Spagna: la nave con a bordo parte dei 629 migranti soccorsi una settimana fa davanti alla Libia, si trova infatti in acque internazionali tra l'isola di Minorca è quella di Maiorca. "Il mare è finalmente calmo - racconta da bordo Alessandro Porro - e le persone a bordo si stanno risvegliando. Una nave militare spagnola ci dà idealmente il benvenuto in Spagna".  Il convoglio composto dall'Aquarius e dalle due navi militari italiane - la Dattilo della Guardia Costiera e la Orione della Marina Militare - arriverà a Valencia nelle prime ore di domenica, ma l'ingresso nel porto sarà scaglionato. "In questi giorni - aggiunge Porro - abbiamo navigato accanto a Sicilia, Sardegna, Corsica e ora le Isole Baleari. E ogni volta le persone a bordo ci hanno chiesto sempre la stessa cosa: è questa la nostra terra?".

"Faremo una prima assistenza socio-sanitaria quando arrivano al porto. Dobbiamo essere 80 volontari qui, in tutta l'operazione siamo in mille. Offriremo un kit di aiuto umanitario, che contiene dell'abbigliamento sportivo e prodotti di igiene necessari", ha riferito Pablo Gonzàlez, dell'ufficio comunicazione della Croce Rossa, intervistato a Valencia, dove domenica 17 giugno tra le 6 e mezzogiorno arriveranno la nave Aquarius e le due navi italiane con a bordo i 630 migranti respinti dall'Italia. "Faremo una prima valutazione di qual è lo stato dei passeggeri e valuteremo se qualcuno di loro ha bisogno di un'assistenza più specifica, con eventuale ricovero in ospedale", ha aggiunto.

La Francia si è offerta di accogliere parte dei migranti a bordo della nave Aquarius, quelli che abbiano i requisiti per ottenere l'asilo politico. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian. Il ministro francese ha informato il suo omologo spagnolo, Josep Borrell, che la Francia è pronta a "dare appoggio ai passeggeri della nave, quando l'ufficio francese per la protezione dei rifugiati avrà valutato la loro situazione". La Francia invierà subito i propri funzionari in Spagna per esaminare se i rifugiati a bordo di Aquarius abbiano i requisiti per ottenere il diritto di asilo.

Secondo il ministro francese, la Spagna ha accettato la proposta di Parigi. Le Drian ha anche lodato la decisione del premier spagnolo, Pedro Sanchez, di aprire i suoi porti all'Aquarius: "Ha posto fine a una situazione umanitaria pericolosa". L'annuncio arriva a dieci giorni dal Consiglio europeo che si terrà il prossimo 28 e 28 giugno e che, secondo i due ministri, sara' "l'occasione per discutere in profondità la questione migratoria".  Borell e Le Drian hanno concordato che si tratta di "una sfida" che richiede una proposta "duratura e di gruppo".

Quella delle migrazioni è "una sfida europea che ha bisogno di una risposta europea". Lo ha ribadito la cancelliera tedesca Angela Merkel nel suo video messaggio settimanale, mentre il suo governo è in una situazione di stallo per lo scontro tra la stessa Merkel e il suo ministro degli interni, Horst Seehofer, in merito alla sua richiesta di respingere alcuni richiedenti asilo al confine. La cancelliera si oppone all'azione unilaterale, sostenendo che indebolirebbe l'Unione europea.

"Crediamo nella salvaguardia della vita umana: nel grembo materno, nelle officine, nei deserti e nei mari. I diritti e la dignità dei migranti, come quelli dei lavoratori e delle fasce più deboli della società, vanno tutelati e difesi. Sempre". Lo sottolinea il presidente della Cei, card. Gualtiero Bassetti, aggiungendo: "L'Italia, che davanti all'emergenza ha saputo scrivere pagine generose e solidali, non può essere lasciata sola ad affrontare eventi così complessi e drammatici".

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