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Caso Aquarius, telefonata cordiale Conte-Macron nella notte ma Di Maio fa il duro e aspetta scuse che non arriveranno mai

Roma, 14 Giu 2018 -  Roma ha chiesto ieri le scuse di Parigi dopo l'attacco sulla gestione del caso Aquarius, ma Macron ha ribadito: "Non posso dare ragione a chi provoca". Il presidente francese ha invitato però a collaborare e non farsi prendere dall'emozione e stanotte ha chiamato Conte.  "Finché non arriveranno le scuse" dal Presidente francese Macron, "noi non indietreggiamo" ha detto il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, a Rtl, spiegando che "questo deve essere chiaro per questa vicenda e per il futuro" circa i prossimi tavoli che ci saranno in Europa. "È finita l'epoca in cui si pensava che l'Italia la puoi sempre abbindolare", ha sottolineato.

Il presidente francese non è apparso, fino a ieri, incline alle scuse né a una marcia indietro. Macron lancia un appello a "non lasciarsi andare alle emozioni" ed assicura di voler lavorare con l'Italia. Poco prima di queste parole del capo di Stato francese, l'Eliseo aveva sostenuto di non aver ricevuto alcuna richiesta ufficiale di scuse da parte della presidenza del Consiglio italiano. Ieri Macron ha definito la posizione italiana nella gestione del caso Aquarius "irresponsabile" e "cinica".

"Chi cerca la provocazione? Chi è che dice 'io sono più forte dei democratici e una nave che vedo arrivare davanti alle mie coste la caccio via'? Se gli do ragione, aiuto la democrazia? Non dimentichiamo chi ci sta parlando e chi si rivolge a noi. Non lo dimentichiamo perché anche noi abbiamo a che fare con gli stessi...", ha aggiunto Macron, parlando in Vandea del caso Aquarius e della polemica con l'Italia, senza però mai nominare il ministro Matteo Salvini.

Secondo quanto si apprende, il presidente del Consiglio avrebbe definito una "intromissione" quella di Parigi, sostenendo che senza un atto ufficiale di scuse l'atteggiamento del nostro Paese non sarebbe cambiato. Posizione espressa anche dal vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che ha attaccato: "La Francia si scusi o Conte non vada".

La replica arrivata ieri dal ministro degli Esteri francese, secondo quanto filtra, "non è ritenuta sufficiente". In ogni caso, Conte - che sta ancora valutando se confermare o annullare la visita - si aspetterebbe dal governo francese un passo ulteriore. Intanto, il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, ha già annunciato che non volerà a Parigi ad incontrare il ministro francese Le Maire.

"Nessun dubbio: senza un chiarimento e le scuse di Macron all'Italia io resto a Roma. Non ho il minimo tentennamento, chi sbaglia - chiunque esso sia - deve chiedere scusa, prima che a me all'Italia. Abbiamo salvato milioni di vite umane, l'Europa tutta deve tenerlo a mente", avrebbe detto Conte secondo fonti governative raccolte.

Dalla Francia era comunque arrivato un segnale di distensione. In una nota il ministro degli Esteri d'Oltralpe, Jean-Yves Le Drian, sottolinea come Parigi sia "impegnata nel dialogo e nella cooperazione" con il governo italiano sull'immigrazione". Nel testo si evidenzia che la Francia è "perfettamente consapevole del peso che la pressione migratoria sta mettendo sull'Italia e sugli sforzi che questo Paese sta compiendo". Parole tuttavia ritenute non sufficienti.

"La visita del ministro dell'Economia Giovanni Tria è stata annullata su richiesta italiana e noi esprimiamo rammarico": questa la reazione del ministro dell'Economia francese, Bruno Le Maire, all'annullamento dell'incontro con il collega italiano. Le Maire fa sapere che "molti sono i temi importanti da discutere con Tria, in particolare nella prospettiva del consiglio europeo di fine giugno". Le Maire aggiunge che Tria "verrà a Parigi nei prossimi giorni".

C'è stata una certa tensione ieri mattina, quando all'incontro con il ministro degli esteri Enzo Moavero Milanesi non si è presentato l'ambasciatore Christian Masset, dopo la convocazione ufficiale da parte del governo italiano. L'ambasciatore si trovava a Milano per impegni. Il nostro ministro degli Esteri ha visto l'incaricata d'affari francese alla quale ha sottolineato che "ora la situazione va sanata" e si aspettano delle rapide iniziative.

 

"La cooperazione Italo-francese è solida ed è indispensabile per entrambi i Paesi", ha detto l'ambasciatore francese in Italia, Christian Masset, a Milano a margine di una iniziativa sulle start up organizzato da French Tech, circa il rapporto tra i due Paesi. "Non faccio commenti in questo momento. Ci saranno espressioni pubbliche oggi pomeriggio in Francia".

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