Roma, 7 Giu 2018 - Dopo il sì del 5 giugno scorso, ieri al Senato, il governo Conte ha ottenuto la fiducia anche alla Camera dei Deputati: i sì sono stati 350, i no 236, le astensioni 35. I presenti erano 621, 586 i votanti, la maggioranza era pari a 294 deputati. Ora l'esecutivo M5s-Lega è nel pieno dei poteri.
Incassate le due fiducie, da venerdì primo impegno internazionale per il premier che sarà in Canada al G7: "Ci dovremo far rispettare". Sul debito e i rapporti con l'Europa chiarisce: "Noi siamo per negoziare su questo fronte", quello della "discesa progressiva del debito".
Stamane si è svolta la discussione generale sulle comunicazioni del presidente del Consiglio. Lunga replica di Conte alla Camera prima della fiducia, quindi le dichiarazioni di voto. Il primo ad intervenire è Alessandro Fusacchia di +Europa, l'ultimo Francesco D'Uva di M5s.
La Costituzione sarà il faro che muoverà l'azione del governo, soprattutto in materia di giustizia, fa sapere Giuseppe Conte che, nella lunga replica alla Camera, mette ben in chiaro quale sarà la direttrice di marcia che caratterizzerà l'agire dell'esecutivo. E sul reddito di cittadinanza chiarisce: non sarà assistenza.
"Molti interventi sollecitano questo esecutivo ad articolare in modo più puntuale gli obiettivi" ma "ci siamo appena insediati, non chiedeteci dettagli di specifiche iniziative legislative perché ancora stiamo costituendo gli uffici", ha detto il premier nella replica a Montecitorio.
Quello che possiamo assicurare è che lavoreremo da subito per dare un seguito attuativo alle anticipazioni contenute nel contratto di governo e anche nelle dichiarazioni che ho depositato", ma al momento è presto per chiedere "il dettaglio" delle norme. "Questo esecutivo ha piena consapevolezza che esistono dei principi costituzionali perché questo esecutivo oltre il contratto di governo ha presente la Costituzione", ha detto il presidente del Consiglio.
"Ho già dato atto sulla sensibilità del governo nella lotta alle mafie e al contrasto alla criminalità organizzata, su questo tema non esiste maggioranza o opposizione, il contrasto su questo fronte ci deve vedere tutti uniti", ha aggiunto Giuseppe Conte, nella replica al dibattito sulla fiducia in aula alla Camera. "Nessuno si permetterà di disconoscere quello fatto dai governi passati in materia di confisca dei beni", ha aggiunto.
"Tra gli argomenti che ci sono stati contestati c'è l'ambiente. Su questo fronte ci sarà molta attenzione da questo esecutivo per l'impatto ambientale di tutte le iniziative economiche, lo sviluppo sostenibile. La green economy non è solo uno slogan, è il futuro che vogliamo per i nostri figli e i nostri nipoti".
Sul tema banche, dice Conte, "stiamo valutando la differenziazione tra le banche di credito e le banche di investimento più votate alla speculazione".
"Questo Governo ha l'ardire, mi rendo conto che può essere sicuramente giudicata una posizione molto forte, di volere anche promuovere delle nuove politiche economiche. Questo significa evidentemente, in tutti i tavoli e tutte le sedi, presidiare questi tavoli esprimendo una direzione: favorire la crescita nel rispetto di una discesa progressiva del debito", ha indicato il presidente del Consiglio. "Bisogna vedere come arrivarci, negozieremo anche a livello europeo e quindi ci siederemo a quei tavoli volendo esprimere un indirizzo politico. E ci auguriamo di avere la fermezza e la risolutezza per essere ascoltati'.
Sul reddito di cittadinanza "tengo a precisare che non sarà concepito come una misura assistenziale. Abbiamo concepito questo intervento per l'inserimento lavorativo". Così Giuseppe Conte. "Vedete che già nel contratto il reddito di cittadinanza è articolato in più di una fase. Prima potenzieremo i centri d'impiego", ha ribadito il presidente del Consiglio.
La flat tax? "Abbiamo declinato una serie di detrazioni per recuperare una progressività e individuato una no-tax area, presto saremo in grado di presentare la nostra proposta di riforma", dice Conte.
"Dobbiamo cercare di migliorare il sistema giustizia". Così il presidente del Consiglio nella replica. "Noi non diciamo che va tutto bene nella giustizia, siamo consapevoli che i processi non funzionano, oggi chi ha i soldi, chi può permettersi delle difese articolate, riesce a difendere bene le proprie ragioni, è una giustizia censitaria", ha chiosato.
Sul fronte della deburocratizzazione serve "operare un censimento rigoroso di tutti i procedimenti amministrativi. Anche gli esperti hanno difficoltà a destreggiarsi per quanti ce ne sono: ciò significa dover offrire ai cittadini e alle imprese una specie di breviario del percorso che gli spetta di fronte alla PA", dice Conte. "Non dico che non è stato fatto nulla ma che bisogna incrementare il lavoro fatto. Bisogna eliminare quei passaggi che costringono cittadini e imprese ad impiegare tempo e risorse per questo. Questo significa digitalizzazione della PA".
"Conflitto d'interessi, “vexata quaestio” (questione discussa) in questo parlamento: cercheremo di riprendere in mano questa questione, lo faremo al più presto. E i vostri interventi volti a interrompermi dimostrano che ciascuno ha il suo conflitto o pensa di avere il proprio conflitto...", dice il premier in aula alla Camera. E alle proteste dei parlamentari, in particolare della sinistra, replica: "Sono stato frainteso, non sto accusando nessuno ma dico che è negli interstizi della società a qualsiasi livello".
"Abbiamo un sistema di autonomie già consolidata, penso alle regioni a statuto speciale che intendiamo conservare e valorizzare", dice il premier Giuseppe Conte. "Noi siamo sensibili- aggiunge- ai negoziati tra stato e regioni. Faremo di tutto per assecondare e non ostacolare questi processi in atto e la possibilità per alcune regioni di conseguire un regime di maggiore autonomia, tanto più che questi percorsi hanno una base di legittimazione in istituti di democrazia diretta".
"Noi non arriviamo per stravolgere le cose, e questo vale anche per la buona scuola: ci sono delle criticità su cui vogliamo intervenire", dice Conte.
"C'è l'esigenza di gestire flussi migratori, fino ad adesso questa gestione a livello europeo si è rivelata fallimentare. Intendiamo promuovere una più equa ripartizione delle responsabilità a livello europeo. Non è solo una questione economica, ma anche di cittadinanza europea: è inutile chiedere più Europa se poi veniamo lasciati solo insieme agli altri paesi frontalieri, con il ricatto di qualche fondo in più per la gestione dei profughi". È un altro passaggio della replica di Conte alla Camera.
Sulla sanità "su una cosa saremo inflessibili. Saremo ispirati a un principio direttivo: nelle scelte dei responsabili delle strutture sanitarie non vogliamo l'influenza della politica". Così il presidente del Consiglio in Aula alla Camera. Il premier ha sottolineato come, sul fronte della salute, è necessario che "il divario socio-economico non vada a inficiare in alcun modo il diritto alle cure".
Conte ha ringraziato in modo speciale il presidente Mattarella: "Rivolgo un saluto al Presidente della Repubblica in quanto garante dell'unità nazionale ha presieduto all'attività, all'iter di formazione di questo governo, e gli sono doverosamente grato per quanto ha fatto sin qui".