Roma, 19 Mag 2018 - Il contratto di governo di M5s e Lega è concluso. E arriva l'ok degli iscritti M5S: 94% dei votanti dicono sì. Su 44.796 clic 42.274 danno via libera. Contrari 2.522. Da oggi, e per tutto il weekend, si replica con i gazebo della Lega.
Lunedì l'appuntamento è al Quirinale dove Di Maio e Salvini consegneranno a Mattarella il nome del premier. Nome sul quale ancora non c'è l'intesa. A due giorni dall'annunciata salita al Colle, non si registra ancora una decisione definitiva in questo senso, tanto che lo stesso Di Maio si vede costretto a ipotizzare un suo possibile passo indietro sulla premiership. Una concessione al collega leghista che potrebbe portare a un nuovo incontro tra i due, forse conclusivo, nella giornata di domenica, probabilmente a Roma. Di Maio non vuole minimizzare l'importanza del ruolo del presidente del Consiglio ma, per lui, il vero leader portato al governo "è il programma" che nel weekend gli attivisti e portavoce M5S spiegheranno nelle piazze italiane. Prima i temi, ricorda, poi il nome del futuro premier che comunque "arriverà a breve". La persona verrà scelta insieme a Salvini.
In precedenza, si era svolto il Consiglio federale Lega. Nel corso della riunione odierna, il consiglio ha dato "mandato pieno e unanime" a Matteo Salvini "affinché si parta con il governo del cambiamento Lega-5stelle, per realizzare il programma su cui si esprimeranno gli italiani domani e domenica in oltre mille piazze da Nord a Sud". "Soddisfazione di tutti - si legge in una nota - perché il contratto di Governo accoglie la politica del 'Prima gli italiani' e il 90% delle richieste delle Lega, dalla sicurezza al taglio delle tasse, dall`autonomia regionale alla riforma delle pensioni, dagli asili nido gratis per le famiglie italiane alla legittima difesa, dalla lotta alla precarietà alle nuove politiche sull`immigrazione, dalla difesa del Made in Italy in Europa alla chiusura dei campi Rom. Se ci sarà l`ok degli italiani e ci sarà accordo sulla squadra, si parte".