Roma, 16 Mag 2018 - I due leader di Movimento 5 stelle e Lega potrebbero non entrare nel Governo. Facendo eco alle parole del segretario del Carroccio Matteo Salvini, che ha parlato di un possibile "passo di lato", anche il leader del M5s, Luigi Di Maio, ha spiegato ai cronisti il suo punto di vista sull'argomento. "Io mi auguro che ci siamo, sarebbe un modo - ha spiegato ai cronisti che lo hanno fermato nei corridoi della Camera - anche per metterci alla prova, ma se per arrivare a far partire un governo è utile che il segretario della Lega e il capo politico del Movimento 5 stelle stiano fuori staremo fuori". "Tutti i nomi saranno politici perché saranno scelti da due forze politiche e non calate dall'alto", ha aggiunto il leader del M5s precisando che anche il premier sarà politico e con un mandato preciso.
Salvini premier? Sarebbe per me l'onore più grande del mondo. Se avessi la certezza che andando al governo anche non da premier di poter fare parecchie cose utili per il nostro Paese mi metto in gioco e se serve faccio anche un passo a lato'. Lo ha affermato il leader della Lega, Matteo Salvini, in diretta Facebook. Il leader del Carroccio, però, chiede un leghista al Viminale per garantire 'i rimpatri' dei migranti e si lancia in un'offensiva sull'Europa: 'Meglio barbari che servì. 'Vediamo se oggi chiudiamo, poi passeremo ai nomi', aggiunge.
Le delegazioni di Lega e M5s, nel corso delle consultazioni di lunedì scorso, hanno voluto lasciare al presidente Mattarella la bozza dell'accordo di programma nello stato in cui si trovava in quel momento. E' chiaro che il presidente non guarda bozze ma testi definiti, frutto delle responsabilità dei partiti che concludono accordi di governo. E' quanto spiegano al Quirinale a quanti chiedono se il presidente abbia ricevuto la bozza del programma.
Il contratto di governo M5s-Lega è stato chiuso. Lo ha reso noto Rocco Casalino, capo della comunicazione M5S. "Ci sono stati degli applausi alla fine e ci siamo tutti abbracciati" ha raccontato. Il programma è costituito da 40 pagine e da oltre 22 punti, e adesso dovrà essere sottoposto ai due leader Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Saranno loro infatti a dover sciogliere gli ultimi nodi: "Si tratta di 6 punti, appena 6 righe" minimizza Casalino. Nel contratto non c'è più la parte relativa all'uscita dall'euro e non sarebbe previsto nemmeno il referendum sulla moneta.
L'attenzione dei due leader ora sarà tutta sull'individuazione del nome del premier. Non è escluso che il Capo politico 5 stelle e il segretario del Carroccio si stiano incontrando già in queste ore, anche se entrambi non si trovano negli uffici della Camera. In ogni caso, da M5s spiegano che "la trattativa potrebbe andare avanti a oltranza finché non si trova il nome del premier".
Prime reazioni dei mercati dopo le indiscrezioni sulla bozza di contratto sul programma di un possibile governo giallo-verde. Piazza Affari è la peggiore d'Europa. La Borsa di Milano chiude in calo del 2,32% e scende sotto la soglia del 24mila punti, lo spread tocca i 150 punti (il massimo da 4 mesi), poi ripiega a 145, l'euro arranca.