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Elezioni politiche – Infiltrati massonici nel M5S, scoperti altri due affiliati: “Saranno espulsi e chiederemo i danni”.

Roma, 16 Feb 2018 - Sono tre, fino a questo momento, i candidati del M5s che risultano legati alla massoneria e ai quali il Movimento chiederà di rinunciare al seggio. Dopo il caso Vitiello in Campania, spuntano i nomi di Piero Landi e Bruno Azzerboni.

Di Landi parla il sito del quotidiano 'Il Foglio': il suo nome, cognome e data di nascita corrispondono con quelli registrati negli elenchi del Grande Oriente d'Italia. Landi, nato il 7 aprile 1972, è candidato M5S nel collegio uninominale della Camera a Lucca e originario della Garfagnana e risulta iscritto alla loggia Francesco Burlamacchi, "in sonno" dallo scorso 5 febbraio. Bruno Azzerboni, invece, è candidato all'uninominale in Calabria.

In una nota (in una prima versione della quale si citano Vitiello e Landi invece di Azzerboni e Landi) il Movimento dice: "Al momento della sottoscrittura della candidatura Azzerboni e Piero Landi non ci hanno informato, non hanno detto la verità. Per questa ragione non possono stare nel Movimento 5 Stelle e sempre per questo motivo sarà loro chiesto di rinunciare al seggio. Li inibiamo dall'utilizzo del simbolo e ci riserviamo di agire nelle opportune sedi al fine di risarcire eventuali danni di immagine cagionati al M5s".