Roma, 5 Gen 2017 - Il tribunale di Roma ha accolto la richiesta di giudizio immediato avanzata dalla sindaca di Roma, Virginia Raggi ed ha fissato la prima udienza del processo al prossimo 21 giugno.
Raggi è accusata di falso documentale: mentì all'Anticorruzione del Comune di Roma - secondo la procura di Roma - riguardo al caso di Renato Marra, fratello del suo ex braccio destro Raffaele. E l'accusa a Raggi è relativa precisamente alle dichiarazioni all'Anac comunale, in cui il ruolo di Raffaele Marra era definito "di mera pedissequa esecuzione delle determinazioni da me assunte, senza alcuna partecipazione alle fasi istruttorie, di valutazione e decisionali".
Una ricostruzione che secondo il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il Pm Francesco Dall'Olio contrasta con il contenuto delle chat finite agli atti. Per questo il 28 settembre scorso i Pm avevano chiesto il rinvio a giudizio sia per Raggi sia per Raffaele Marra (accusato di abuso d'ufficio). L'udienza preliminare si sarebbe dovuta svolgere il 9 gennaio.
Il Gup Raffaella De Pasquale ha accettato la richiesta così il 9 gennaio, in piena campagna elettorale, non ci sarà nessuna udienza e tutto, secondo il rito del giudizio immediato, inizierà il 21 giugno davanti al giudice monocratico.