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La Catalogna decide: oggi si torna alle urne dopo il referendum per l’indipendenza e la repressione

Barcellona, 21 Dic 2017 - Il giorno della verità è arrivato: dopo l'autunno caldissimo segnato dal referendum per l'indipendenza e dalla successiva repressione di Madrid che ha "decapitato" sul piano amministrativo e giudiziario il governo secessionista di Carles Puigdemont, i catalani sono chiamati oggi a scegliere chi li governerà. E soprattutto a decidere nelle urne se l'opzione dell'indipendenza dalla Spagna è ancora sul tavolo.

Gli ultimi sondaggi sulle elezioni regionali anticipate in Catalogna, elaborati dal centro di statistica Gesop, con sede a Barcellona, indicano in testa la formazione di Oriol Junqueras, ex vice presidente della Regione autonoma, tuttora in arresto. Il suo partito della Sinistra Repubblicana Catalana (Erc) potrebbe ottenere fino a 37 seggi dei 135 in palio, un risultato migliore rispetto a quello indicato dalle rilevazioni precedenti.

I dati del sondaggio sulle preferenze di voto espresse dai catalani, la cui pubblicazione in Spagna è vietata da sabato scorso, sono stati diffusi in questi giorni dal 'Periodic D'Andorra', con l'ultima pubblicazione risalente a ieri sera. A Erc seguono, stando all'indagine, i liberali unionisti di Ciutadans (C's), partito capeggiato dall'avvocata trentaseienne Inés Arrimadas, che potrebbe ottenere fino a 32 seggi, e la piattaforma separatista Junts per Catalunya dell'ex presidente Carles Puigdemont, in leggero calo con un massimo previsto di 29 seggi.

Altre forze in campo sono i socialisti unionisti del Psc di Miquel Iceta, che per Gesop potrebbero ottenere una ventina circa di seggi, e la sinistra populista contraria all'indipendenza di Catalunya en Comù-Podem, che sostiene come candidato Xavier Domenech e secondo il sondaggio potrebbe aggiudicarsi 10 o 11 seggi. I moderati unionisti del Partito Popolare di Catalogna (Ppc), guidati da Albiol, sembrano in calo e si potrebbero aggiudicare 4 o 5 seggi.

Sul fronte secessionista, anche la Candidatura di Unità Popolare (Cup), che si definisce anticapitalista, sembra perdere consensi: la formazione di estrema sinistra rappresentata da Carles Riera potrebbe ottenere secondo lo studio tra i cinque e i sei seggi, meno di quanti sembrava le sarebbero spettati nei giorni scorsi, e meno dei 10 dell'ultima tornata elettorale analoga, del 2015. L'affluenza potrebbe aumentare, con un 80-82%, mentre il 27,8% degli elettori sarebbe ancora indeciso.

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