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L’uragano Irma arriva sulle coste della Florida, milioni in fuga. Trump: “Dio vi benedica tutti”

Miami (Florida), 10 Sett 2017 - Sembra di vedere un film di disastri ma è invece è la realtà in queste ore in Florida. La corsa è contro il tempo nell'allontanarsi il più rapidamente possibile dalla minaccia di distruzione e morte che avanza a grandi passi: Irma ha già avuto un impatto devastante a cuba e ha distrutto per il 70% le isole olandesi nei caraibi. Adesso è alle porte del 'sunshine state', cui si avvicina ad una intensità altalenante ma con pericolo immutato, altissimo, potenzialmente il più catastrofico di sempre, mentre vira a ovest puntando ora dritto verso Tampa.

L'esodo è epocale: sono oltre sei milioni i residenti della Florida in fuga. Gli ultimi appelli delle autorità non hanno edulcorato i toni già perentori. Il governatore dello stato Rick Scott ha avvertito senza mezzi termini: "A questa tempesta non si sopravvive. È una situazione potenzialmente mortale. Evacuate ora, non tra un'ora o stanotte. Andatevene ora". E ha quindi chiesto ad altri 700mila residenti di lasciare lo stato prima dell'arrivo dell'uragano, portando così a circa sette milioni il numero di persone interessate dagli ordini di evacuazione emessi in più stati, tra cui Alabama, Georgia e South Carolina oltre alla Florida.

È entrato nei dettagli il governatore Scott, come a dare un'immagine vivida e indiscutibile della distruzione potenziale, evocando onde fino a 3,65 metri di altezza che si prevede inonderanno le strade, si abbatteranno sulle case, spazzeranno via ponti e auto. "Chiunque si trovi in una zona sotto ordine di evacuazione nel sudovest del paese, deve lasciare la propria casa entro mezzogiorno di oggi. L'uragano è più veloce di voi", ha proseguito Scott, mentre si contano già 25mila persone rimaste senza corrente elettrica.

E in città, così come a Miami Beach, è scattato anche il coprifuoco: dalle 19-20 della sera alle 8 di mattina. Con la possibilità, se le condizioni lo renderanno necessario, di estenderlo fino a tarda mattinata. Secondo il National hurricane center Irma continua a virare verso ovest nel suo tragitto ed è alta adesso la probabilità che nel suo 'occhio' finirà la città di Tampa e la zona di Tampa Bay, mentre restano altissimi i rischi anche per Miami. Si prevede al momento infatti che sarà la parte occidentale della Florida a subire le conseguenze peggiori del passaggio dell'uragano.

Ci si attende quindi che la perturbazione riacquisti intensità arrivando con una categoria 4 (nelle ultime ore è stata declassata a 3) e, stando ancora al National hurricane center, il primo impatto dovrebbe registrarsi stamattina sulle 'keys', nella parte più meridionale del 'Sunshine State'. Nel pomeriggio sarà poi la volta della costa sud-occidentale fino alla zona di Tampa in serata e nella mattina di lunedì.

La Guardia costiera americana, Fema (l'ente federale per la gestione delle emergenze) e tutte le persone coraggiose federali e statali sono pronte. Irma sta arrivando. Dio benedica tutti". Questo il messaggio su Twitter del presidente Usa Donald Trump, a poche ore dall'impatto dell'uragano sulle coste della Florida

Un 'assaggio' della sua violenza Irma lo ha già dato a Cuba: circa un milione di persone, su una popolazione totale di 11 milioni, ha lasciato le proprie abitazioni per sventare l'uragano che è entrato in territorio cubano con forza da categoria 5 su Cayo Romano, all'altezza di Camaguey, nell'est dell'isola, la zona più colpita insieme ad alcune parti nel centro del paese. All'Avana sono stati evacuati soprattutto gli edifici più alti dei quartieri del centro, della vecchia avana in particolare. Chiusa l'area del 'Malecon' e le principali arterie della capitale a rischio inondazione, così come il lungomare.

Irma ha provocato guasti alla rete elettrica cubana "a livello nazionale": i media ufficiali riferiscono di una riunione per esaminare l'emergenza presieduta da Raul Castro. Secondo altre fonti, gran parte di Cuba, inclusa l'Avana, è al buio.

"L'impatto di Irma sull'infrastruttura elettrica è stato molto forte in quasi tutto il paese", viene precisato dalle fonti governative, ricordando che alla riunione hanno preso parte, tra gli altri, rappresentanti dei settori interessati, tra i quali la protezione civile. Proprio la forza dell'uragano "rende impossibile concentrare le brigate specializzate nelle linee elettriche in una zona determinata", fatto per il quale, si sottolinea, "il presidente ha approvato la creazione di brigate di sostegno" nei diversi municipi che presentano guasti nel servizio.

''Continua senza sosta il lavoro della Farnesina per far fronte alle conseguenze dell'uragano Irma che si è abbattuto sui Caraibi". E' quanto riferiscono fonti della Farnesina. Sin dalla vigilia della crisi, l'Unità di Crisi e la rete diplomatico-consolare italiana "si è mobilitata per allertare il pubblico, e gli italiani presenti in tutta l'area potenzialmente interessata dal passaggio di Irma, fornendo aggiornamenti sull'evoluzione della situazione meteo e sui rischi per la sicurezza, attraverso tutti i canali disponibili (portale Viaggiare Sicuri, siti web delle Ambasciate e Consolati, account social)".

All'inizio della crisi, "solo un numero limitato di connazionali risultavano iscritti sul portale Dovesiamonelmondo - che consente ai viaggiatori di segnalare preventivamente la propria presenza in una determinata area del mondo, facilitando così i contatti ed il coordinamento dell'assistenza all'estero in caso di necessità".  Finora, sulla base delle indicazioni raccolte tramite le Autorità competenti in loco, ed incrociando tutte le informazioni disponibili, "non risultano connazionali tra le vittime".

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