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Costruzioni – Non c’è ripresa per le imprese della Sardegna: 341 aziende chiuse nell’ultimo anno e quasi 8mila addetti in meno dal 2012.

Cagliari, 8 Sett 2017 - Le imprese delle costruzioni della Sardegna non vedono ancora la ripresa. E, infatti, tra il 2016 e il 2017 il settore (edilizia, impiantistica, installazione, progettazione e servizi connessi), ha perso lo 0,9% del totale delle aziende registrate, calo che tra le realtà artigiane è arrivato al 2,5% (341 realtà in meno). Situazione che si è letteralmente abbattuta sugli addetti scesi a 36.967 nel primo trimestre di quest’anno contro i 44.734 dello stesso periodo del 2012 registrando, così, un saldo percentuale negativo del 17,4% e una perdita secca di 7.767 buste paga.

In calo anche il valore aggiunto del settore, passato da 2miliardi 351milioni di euro del 2007, al miliardo e 684milioni di euro del 2014 fino al miliardo e 456milioni del 2015 (ultimo dato utile disponibile), con una flessione netta totale negli ultimi 8 anni di circa 900milioni.

Al contrario, in ripresa le compravendite: dopo il boom del 2008 (17.888 transazioni) si è passati alle 10.182 del 2015 e alle 12.037 del 2016 (incremento del 18,2%).

Tutto questo accade mentre il 17% delle case sarde versa in pessime condizioni, contro una media italiana del 16,8%, e non dimenticando che il 63% delle abitazioni dell’isola è stato realizzato prima del 1981.

Sono numeri che lasciano pochi dubbi quelli del dossier sull’Edilizia realizzato dall’Osservatorio per le PMI di Confartigianato Imprese Sardegna, su fonte Istat e UnionCamere.

“Ancora una volta i dati mettono in luce il ritardo delle costruzioni sarde nell’uscita dalla crisi - commenta Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Edilizia Sardegna – e l’incertezza normativa non fa altro che rallentare la ripresa di un settore costantemente in balìa della “libera interpretazione delle leggi” e di attacchi, il più delle volte, gratuiti e ingiustificati”. “In questi anni il comparto è sopravvissuto grazie ai micro-interventi di riqualificazione nelle abitazioni – sottolinea Meloni – e agli interventi resi possibili dai vari Piani Casa. Quindi, pochissime grandi opere appaltate e pochissime nuove costruzioni realizzate”.

Meloni poi si sofferma sulla proposta di Legge Urbanistica. “Siamo alla vigilia di scelte che, a distanza di 30 anni dall’ultima legge Urbanistica, rappresenteranno un’importante sfida per il futuro dell’Isola, e che, in ogni caso, metteranno il comparto delle costruzioni della Sardegna al centro di un generale processo di revisione del sistema costruttivo, per accompagnarlo, si spera, verso nuove opportunità e importanti processi di qualificazione, che necessiteranno anche di una riqualificazione delle maestranze”.

“Da anni Confartigianato Sardegna chiede che le imprese edili e le Amministrazioni Locali possano avere riferimenti non equivoci, ora costantemente oggetto di delicati contenziosi giudiziari causati dal continuo rimando a direttive, circolari e regolamenti – sottolinea - questa legge accorperebbe, chiarirebbe e abrogherebbe più di 300 norme in materia urbanistica, stratificatesi nei decenni, in maniera spesso ambigua e contradditoria, ed eviterebbe agli imprenditori di continuare a essere degli “azzeccagarbugli”, sempre di corsa fra ostacoli di leggi, sentenze e interpretazioni, ponendoli nelle migliori condizioni per svolgere il loro mestiere ovvero di riqualificare, ricostruire e pianificare”.

“Siamo certi – conclude Meloni – sul fatto che il nuovo impianto normativo servirà a riqualificare edifici, rilanciare il territorio e, soprattutto, ridare dignità al comparto e speranze ai lavoratori, troppo spesso ingiustamente messo sotto processo. Il mercato delle costruzioni della Sardegna, insomma, è un “motore” sempre acceso, ma al minimo e va alimentato con il carburante della fiducia e della certezza. La sfida per rilanciare il comparto è enorme e allo stesso tempo molto stimolante e può essere affrontata e vinta solo collaborando insieme alle parti politiche e istituzionali, e condividendo pratiche ed esperienze. Se i Consiglieri Regionali ritengono veramente prioritari i temi affrontati dal Disegno di Legge, occorre attivare immediatamente la discussione e accelerare i passaggi in Consiglio, unico soggetto cui spetta in definitiva decidere. Si potrà anche dialogare di integrazioni e miglioramenti ma senza passi indietro e senza posizioni ideologiche o strumentali”.

“I problemi sono tanti come tante sono le opportunità – conclude il Presidente - a tutte le difficoltà si contrappone il coraggio degli artigiani dell’edilizia che, nonostante, tutto s’impegnano a resistere e a reagire”.

 

Imprese delle Costruzioni (totali e artigianato) al I trimestre 2017

  Imprese Costruzioni Variazione % 2016 su 2017 Imprese Costruzioni Artigiane Variazione 2016 su 2017 % imprese Artigiane Costruzioni

su totale Imprese Costruzioni

Cagliari 8.583 +0,1% 4.515 -1,6% 52,6%
Oristano 1.595 -1,7% 1.188 -4,1% 74,5%
Nuoro 3.596 -2,3% 2.621 -3,3% 72,9%
Sassari 8.696 -1,2% 4.985 -2,5% 57,3%
SARDEGNA 22.470 -0,9% 13.309 -2,5% 59,2%
ITALIA 836.748 -0,9% 504.912 -2,0% 60.3%