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Prodotti pericolosi e frodi commerciali: Guardia di Finanza sequestra oltre 3.800.000 articoli di bigiotteria contenenti anche metalli pesanti

Sassari, 11 Mag 2017 - Nelle scorse ore, i “Baschi Verdi” del Gruppo di Olbia hanno dato esecuzione a tre decreti di perquisizione emessi dal Procuratore della Repubblica di Tempio Pausania, Dott. Domenico Fiordalisi, nei confronti di altrettanti imprenditori, tutti di nazionalità bengalese, che commercializzavano articoli di bigiotteria che sono risultati contenere metalli pesanti (nichel, piombo e cadmio) in misura superiore ai limiti consentiti dalla normativa di riferimento.

Oltre un milione e mezzo di articoli, tra orecchini, fermagli, braccialetti, anelli contenenti percentuali di nichel di gran lunga superiori alla soglia consentita e, pertanto, nocivi alla salute dei consumatori, sono stati sequestrati dalle Fiamme Gialle olbiesi nella giornata di ieri.

Quest’intervento trae origine dall’operazione condotta l o scorso ottobre e nel corso della quale i militari sequestrarono 2.270.000 articoli di bigiotteria per varie violazioni concernenti la mancanza di istruzioni in lingua italiana, l’assenza dell’indicazione di provenienza, dei dati del soggetto importatore e del tipo di composizione merceologica.

La mancanza di questi dati insospettì i militari che, sentito ed in ossequio alle disposizioni impartite dal Procuratore della Repubblica di Tempi o Pausania, inviarono numerosi campioni della merce sequestrata al laboratorio specialistico Buzzi Lab di Prato che confermò i sospetti riscontrando, oltre alla non conformità merceologica, il superamento dei valori di soglia dei metalli pesanti in essi contenuti ed in particolare un valore del nichel 120 volte superiore al consentito. Da qui l’intervento eseguito nella giornata di ieri.

Complessivamente, nell’ambito dell’operazione, i finanzieri olbiesi hanno sottoposto a sequestro 3.840.000 articoli, proceduto alla denuncia di 3 responsabili ed elevato sanzioni fino ad un massimo di 100000 euro.

L’operazione rientra nel quadro delle attività svolte dalla Guardia di Finanza a tutela dell’economia legale e finalizzate a preservare il mercato dalla diffusione di prodotti non conformi agli standard di sicurezza europei e quindi potenzialmente pericolosi per il consumatore.