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Trump diserta la cena della stampa e attacca i giornali: “Siete una fabbrica di fake news”

Non c'è tregua nella guerra tra Trump e la stampa. "Non parteciperò alla cena dell'associazione dei corrispondenti della Casa Bianca quest'anno" aveva annunciato il tycoon su Twitter, augurando sarcasticamente a tutti una "buona serata". E così è stato.  Con uno strappo clamoroso Trump ha disertato la tradizionale cena dei corrispondenti della casa bianca è' tornato ad accusare giornali e tv di essere 'falsi e disonesti'.

"Sono una disgrazia, sono parte del problema", ha stigmatizzato il presidente americano citando in particolare la Cnn e il New York Times.

Grande entusiasmo della folla di sostenitori riunitasi ad Harrisburg, in Pennsylvania, una di quelle aree della 'rust belt' che hanno regalato al tycoon la vittoria nelle elezioni dello scorso novembre.  Una folla straripante che lo ha galvanizzato come ai tempi della campagna elettorale.

"Non potrei essere più felice di essere qui oltre 100 miglia lontano da Washington - ha aggiunto Trump durante il comizio, durato quasi un'ora - la loro agenda non è la nostra agenda".

Serata anomala a Washington, senza l'ospite che a memoria d'uomo non aveva mai disertato. Ed è senza mezzi termini la risposta del presidente dell'associazione dei corrispondenti della Casa bianca, Jeff Mason, che aprendo la serata annuale dell'associazione ha respinto le accuse al mittente: "Siamo qui come sempre per celebrare la libertà di stampa e il buon giornalismo, non per celebrare la presidenza".

"Come si può vedere - la sua frecciata ironica -  la serate lo stesso sold out, un successo".

Poi serio: "Non siamo fake news, e non siamo il nemico del popolo americano. Un attacco a noi è un attacco a tutti gli americani".

"Dobbiamo restare vigili", ha ammonito ancora Mason, sottolineando come in gioco ci sia la libertà di stampa e chiamando sul palco due totem, due monumenti della libera informazione: Bob Woodward e Carl Bernstein, i mitici giornalisti investigativi del Washington Post che fecero scoppiare lo scandalo del Watergate.

"Caro presidente, i media non sono fake news", hanno ripetuto i due grandi saggi del giornalismo americano e mondiale, invitando i loro eredi "a seguire i soldi e le bugie". "La verità alla fine emerge - hanno aggiunto - ci vuole del tempo, ma viene fuori".

Intanto Trump nel suo comizio di harrisburg ha annunciato il suo prossimo obiettivo: l'accordo di Parigi sul clima. "Presto prenderò una grande decisione", ha affermato. Martedì l'incontro tra i consiglieri del presidente per discutere l'eventuale ritiro degli Usa dall'intesa siglata in seno alle Nazioni unite.

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