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"Una guerra nucleare potrebbe scoppiare da un momento all'altro nella penisola coreana": lo ha detto l'ambasciatore di Pyongyang all'Onu, Kim In Ryong, parlando con i giornalisti al Palazzo di Vetro. "Gli Stati Uniti stanno disturbando la pace e la stabilità globale, insistendo in una logica da gangster - ha precisato il delegato nordcoreano - Se gli Usa osano scegliere l'opzione militare la Repubblica Popolare democratica di Corea è pronta a reagire a qualunque tipo di guerra voluta dagli Stati Uniti".

A rincarare la dose ci pensa il vece ministro degli Esteri nordcoreano, Han Song-Ryol, che in un'intervista alla Bbc ha dichiarato: "Condurremo altri test missilistici su base settimanale, mensile e annuale, combatteremo una guerra totale se gli Usa saranno così sconsiderati da usare mezzi militari".

Il presidente americano, Donald Trump, ha mandato un nuovo messaggio alla Corea del Nord e al suo leader, Kim Jong-Un: "Comportati bene", ha detto. L'avvertimento di Trump arriva dopo un fine settimana di forti tensioni per le celebrazioni del compleanno del fondatore del regime, Kim Il-Sung, nonno del dittatore Kim Jong-Un. Nel corso della parata Pyongyang ha mostrato tutta la sua forza militare, ma ha visto fallire un test missilistico e non ha portato a termine l'ennesimo test nucleare annunciato nei giorni scorsi.

L'era della pazienza strategica degli Stati Uniti verso la Corea del Nord è finita e tutte le opzioni per contrastare il regime di Pyongyang sono sul tavolo. È il messaggio del vice presidente degli Stati Uniti, Mike Pence, che oggi, al secondo giorno di visita in Corea del Sud ha visitato la Dmz, la zona demilitarizzata che divide le due Coree al trentottesimo parallelo.

Pence ha voluto mandare un messaggio di "risolutezza" ai soldati statunitensi stanziati lungo il confine con la Corea del Nord e di rassicurazione a quelli sud-coreani.

Visitando la Zona demilitarizzata coreana (Dmz), Pence ha definito "corazzata" l'alleanza tra Washington e Seul e ha ribadito che "tutte le opzioni sono sul tavolo" per fare pressione su Pyongyang affinché si sbarazzi delle sue armi nucleari e del programma missilistico.

Il vicepresidente Usa è poi tornato a definire una "provocazione" l'ultimo fallito test missilistico della Corea del Nord, dicendo di augurarsi che il chiaro messaggio dell'amministrazione Trump venga recepito da Pyongyang.

Cina Pence ha detto che il presidente americano Donald Trump spera che la Cina userà le sue "leve straordinarie" per fare in modo che la Corea del Nord abbandoni il suo programma missilistico e nucleare. Ieri in un tweet Trump ha affermato che la Cina sta lavorando con gli Usa per risolvere "il problema nordcoreano". Sempre ieri telefonata tra il segretario di Stato americano Rex Tillerson e il ministro degli Esteri cinese Yang Jiechi.

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