Cagliari, 4 Mag 2016 - Il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni, ha detto in apertura che «nessuno ha messo in dubbio la validità della legge che comunque potrà essere migliorata in qualche parte; è come l’hardware, il motore di una macchina progettata per girare al meglio, ma poi ci vuole il software, cioè le politiche regionali per il lavoro e queste non ci sono, perché manca la formazione professionale ed un sistema di opportunità capace di superare l’assistenzialismo e di individuare le professionalità davvero necessarie al mercato».
Su questi fronti, ha aggiunto il consigliere dei Riformatori, «il percorso non sarà altrettanto semplice anche per ragioni finanziarie, mentre il nostro sistema ha bisogno di iniezioni di opportunità ed anche di coerenza; proprio oggi abbiamo appreso dai lavoratori Eurallumina che sono stati spesi 350.000 euro di sola documentazione per una valutazione di impatto ambientale». Questo, ha concluso, «va in netto contrasto con quanto stiamo dicendo, fermo restando che senza politiche incisive di investimenti anche il sistema più efficiente non porterà lavoro».
Il capogruppo di Sel Daniele Cocco ha messo in evidenza che «la firma di tutti i commissari certifica la qualità del lavoro svolto dalla commissione su temi già all’attenzione del Consiglio dalla scorsa legislatura, significa che non ci vogliamo solo provare ma, piuttosto, iniziare un percorso che punta ad invertire una situazione drammatica, come dimostrano tutti gli indicatori». Un percorso virtuoso, a giudizio di Cocco, «che si incontra con la riforma degli Enti locali che ha sancito l’uguaglianza dei cittadini sardi di tutti i territori; solo questo consentirà di garantire parità di diritti a tutti i sardi e di raggiungere risultati concreti, con un punto di caduta importante che qualifica il Consiglio facendo un buon servizio per i sardi».
Il capogruppo di Cps Pierfranco Zanchetta, ha definito «sbagliato il calo di entusiasmo su una riforma che dovrebbe vedere il Consiglio più convinto e soddisfatto per un buon risultato che premia meritatamente il lavoro della commissione». Con la legge, ha sostenuto, «recuperiamo ritardi fin troppo ampi per la Sardegna che colmiamo tagliando il traguardo per i primi in Italia ed anche questo è un fatto positivo, perché siamo stati capaci di mettere in campo una riforma organica, moderna e innovativa, attenta soprattutto a chi il lavoro non c’è l’ha e cerca occupazione; oggi, in altre parole, ci sono opportunità in più con una cabina di regia unica sulla politiche del lavoro ed una rete di protezione solida a sostegno dei più deboli». L’assessore Mura, ha ricordato infine il consigliere Zanchetta, «ha affermato recentemente che solo il 3% delle assunzioni in Sardegna avviene con la mediazione delle strutture pubbliche, anche questo è un elemento che deve farci riflettere sulla necessità di una legge che va in direzione opposta».
La consigliera del Pd, Rossella Pinna, è intervenuta in sostituzione del capogruppo Pietro Cocco, ed ha, in apertura del suo intervento, espresso apprezzamento e vivo sostegno alla proposta di legge n. 315 evidenziandone gli aspetti positivi sia con riferimento ai contenuti che al metodo di lavoro.
«Siamo orgogliosi di aver scritto una buona legge – ha spiegato Rossella Pinna – che è ampiamente condivisa e rappresenta un altro tassello della nostra azione riformatrice ed alla quale dovrà seguire un provvedimento organico sulla formazione professionale e sull’istruzione».
Tra le positive novità normative introdotte, l’esponente del centrosinistra ha ricordato l’ammodernamento del sistema non più funzionale ed il conseguente potenziamento dei servizi per l’impiego a garanzia dell’efficacia delle misure di contrasto alla disoccupazione. A giudizio di Rossella Pinna una ulteriore sottolineatura positiva riguarda le disposizioni inerenti l’istituzione e il funzionamento dell’Aspal («si garantirà anche un miglior utilizzo dei fondi europei, ad incominciare da quelli riferiti al programma garanzia giovani») e il rafforzamento dell’integrazione tra le politiche passive (sostegno al reddito) e attive del lavoro (orientamento, formazione, inserimento, auto impiego), nonché l’introduzione di standard di servizi omogenei in tutto il territorio regionale.
Rossella Pinna ha quindi evidenziato la “fine della imbarazzante situazione lavorativa degli operatori di Csl e Cesil” ed ha concluso riaffermando l’impegno “per il lavoro”.
Il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, ha ricordato la condivisione da parte della minoranza al provvedimento esitato all’unanimità nella commissione Lavoro («ci siamo posti in una posizione non di contrapposizione e collaborazione perché il tema merita massima partecipazione e collaborazione») ed ha affermato che in Sardegna, per effetto delle disposizioni contenute nella legge 20 del 2005, “il precariato è stato istituito per legge”.
Confermando la disponibilità per favorire l’approvazione in tempi compatibilmente brevi della proposta di legge, l’esponente della minoranza ha preannunciato la richiesta di chiarimenti “sul ruolo che la norma attribuisce all’assessorato del Lavoro e alla istituenda Aspal” auspicandone opportuna indicazione nel testo di legge.
Pietro Pittalis ha quindi preannunciato al presentazione di un apposito emendamento per la cancellazione della partecipazione della Regione 851%) nel capitale sociale dell’Insar («nella legge in discussione si prevede che i compiti e le funzioni dell’Insar siano quelli attribuiti all’Aspal»). Il capogruppo di Forza Italia ha quindi annunciato un’ulteriore proposta di modifica all’articolo 37: proponendo di trasferire in capo all’Aspal anche il personale a tempo determinato contrattualizzato dalle province.
«Approvare questa legge è importante – ha concluso Pittalis – ma serve ritornare a discutere approfonditamente il tema del lavoro in Sardegna».
Conclusa la discussione generale, il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, ha quindi concesso la parola all’assessore del Lavoro, Virginia Mura che, in apertura del suo intervento ha ringraziato la commissione consiliare competente per il lavoro svolto ed ha sottolineato la collaborazione con l’assessorato, ricordando inoltre la presentazione del disegno di legge della giunta in materia. L’assessore ha quindi puntualizzato, pur riconoscendone l’esigenza di un aggiornamento, sulle disposizione contenute nella legge 20 del 20015, affermando che è “stata una legge innovativa ma che non ha mai trovato piena attuazione in Sardegna”. Virginia Mura ha quindi ricordato gli importanti stanziamenti che nel resto dell’Europa sono riservati ai servizi per il lavoro ed ha evidenziato la necessità di dare risposte ai disoccupati ma soprattutto alle imprese (“La legge si rivolge a tutti i disoccupati e punta a dare una risposta personalizzata a tutti i disoccupati ed anche alle imprese delle quali serve conoscere i fabbisogni formativi»). L’assessore ha quindi evidenziato che la Sardegna è la prima regione ad aver applicato il cosiddetto contratto di ricollocazione («abbiamo ottenuto uno stanziamento di 4 milioni di euro”) ed ha ribadito come la norma in discussione, una volta approvata, rappresenterà “il punto di partenza su cui lavorare per la riorganizzazione del sistema dell’istruzione e della formazione professionale”.
Il presidente Ganau, a conclusione dell’intervento dell’assessore Virginia Mura, ha posto in votazione il passaggio agli articoli della Pl 315 e il Consiglio ha approvato. Così, il presidente ha dichiarato conclusi i lavori della seduta ed ha annunciato la convocazione della prossima riunione del Consiglio per martedì 10 maggio alle 15, nonché la convocazione della commissione Lavoro per questo pomeriggio alle 16.30 per l’esame degli emendamenti presentanti alla proposta di legge. Com