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Duello Roma-Berlino sui migranti. Renzi: se Merkel ha idee migliori le dica

Roma, 19 Apr 2016 - La questione migranti, al centro del Consiglio dei ministri degli Esteri dell'Ue a Lussemburgo, vede un nuovo duello tra Roma e Berlino sulla proposta italiana definita 'Migration Compact'.

Il documento che l'Italia ha oggi condiviso con i partner Ue in cui propone un "patto sull'immigrazione" (Migration Compact) è "un contributo politico positivo" per una politica che affronti la crisi dei migranti "combinando gli impegni comuni e quelli nazionali". Lo ha detto, al Consiglio Affari Esteri, il capo della diplomazia europea, Federica Mogherini. "Molti degli elementi del testo sono a sostegno di attività che abbiamo già avviato", ha ricordato Mogherini.

La proposta italiana di un "Patto Ue sull'immigrazione" ha "registrato molto interesse" anche per il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. "Credo che nei commenti del portavoce della Cancelliera - ha aggiunto riferendosi alle critiche sulla proposta di un eurobond per finanziare la politica sull'immigrazione - ci sia una sovrapposizione di due questioni diverse: degli eurobond in generale e di questa nuova proposta italiana che mi pare sia guardata con attenzione anche dal governo tedesco".

Tuttavia il governo tedesco è contrario alla proposta italiana di ricorrere agli eurobond contro la crisi migratoria che ha coinvolto l'Europa. "Il governo tedesco non vede alcuna base per un finanziamento comune dei debiti per le spese degli stati membri per la migrazione", ha risposto in proposito il portavoce del governo Steffen Seibert. Il portavoce ricorda che vi sono altri strumenti disponibili nel bilancio europeo.

"L'unico modo per aiutare i nostri fratelli e le nostre sorelle africane e non rischiare i viaggi della morte è aiutarli davvero a casa loro, facendo crescere nei loro paesi di origine delle possibilità di lavoro. Io credo che l'Europa debba farsi carico di questo problema. Noi abbiamo proposto gli eurobond. Bene la risposta di Juncker. Se la Merkel e i tedeschi hanno soluzioni diverse, ce le dicano. Noi non siamo affezionati a uno strumento o all'altro". Lo ha detto il presidente del Consiglio al Tg1. "Ma sia chiaro che il problema lo deve risolvere l'Ue tutta insieme. L'Italia è tornata dalla parte di chi propone soluzioni non di chi urla", ha aggiunto Renzi.

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