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Riforma delle tariffe elettriche, cosa cambia

Roma, 7 Dic 2015 - Risparmi per le famiglie più numerose, costi un po' più alti per la famiglia-tipo, rincari sostanziosi per i single benestanti.

Sono questi, in sintesi, gli effetti della riforma delle tariffe elettriche che parte dal 1 gennaio 2016 e che riguarderà 30 milioni di utenti.

Al termine del processo, previsto per il 1 gennaio 2018, le due voci di costo che oggi corrispondono al 40% della bolletta (tariffe di rete e oneri generali di sistema) diventeranno uguali per tutti e non aumenteranno in base al consumo.

La riforma recepisce così una direttiva Ue sull'efficienza energetica e allinea l'Italia agli altri Paesi europei, ponendo fine al sistema di sussidi incrociati introdotto dopo gli choc petroliferi degli Anni 70. Attualmente, chi consuma di più paga una quota anche per chi consuma di meno. Dal 1 gennaio 2018, invece, ogni utente pagherà per i servizi che utilizza. Le famiglie numerose vedranno così ridursi in maniera sostanziale il sovra costo sopportato finora, mentre per le famiglie e i single bisognosi è previsto un 'ammortizzatore' che annullerà ogni possibile effetto negativo.

Con il superamento del vecchio sistema di scaglioni a costi differenziati, anche le bollette risulteranno semplificate. La riforma, inoltre, dovrebbe dare un impulso all'uso di apparecchiature elettriche efficienti, come pompe di calore, auto elettriche o piastre a induzione, finora frenate dagli eccessivi costi di utilizzo per la progressività della tariffa: secondo l'Authority per l'energia, infatti, queste apparecchiature elettriche potranno sostituire altre fonti energetiche molto meno rinnovabili come gas o gpl, portando a un possibile ulteriore risparmio.

Per la famiglia tipo si stima che la spesa media annuale aumenterà (tra il primo gennaio 2015 e il primo gennaio 2018) di 21 euro (+0,9 euro al mese nel 2016, +0,09 euro nel 2017 e +0,76 euro nel 2018); per le famiglie numerose è invece previsto un risparmio di circa 46 euro. Il rincaro maggiore sarà per i single benestanti, che pagheranno 78 euro in più (+2 euro al mese nel 2016, +3,7 euro nel 207 e +0,6 euro nel 2018). Nessuna variazione invece per famiglie e single bisognosi, che beneficeranno del bonus elettrico.

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