Presentazione di un ricerca realizzata da Cna Sardegna e Cresme
Un piano di Rinascimento urbano che riqualifichi l’enorme patrimonio edilizio, spesso abbandonato, presente nei Comuni sardi rappresenterebbe un potenziale volano di sviluppo economico per la Sardegna. Migliorare l’efficienza energetica degli edifici pubblici isolani e dare il via a un programma razionale di opere immediatamente cantierabili consentirebbe infatti non solo di migliorare la qualità della vita dei cittadini e adempiere le direttive europee sulle emissioni di CO2, ma soprattutto darebbe una boccata di ossigeno alle piccole e medie imprese del settore delle costruzioni, in crisi ormai da sette anni.
Per un intervento di questo genere occorre però programmare meglio le risorse a disposizione, mettendo a sistema gli investimenti dei privati, agevolati dagli incentivi statali, e i fondi europei messi a disposizione dalla programmazione 2014-2020.
È questo il senso della proposta contenuta in una ricerca realizzata dalla Cna Sardegna e dal Cresme che sarà presentata a Cagliari sabato 28 marzo p.v., con inizio alle ore 9,30, presso il T-hotel in via dei Giudicati 66.
I lavori – coordinati dal segretario regionale della Cna Francesco Porcu - saranno aperti dal presidente regionale della Cna Pierpaolo Piras e dal vice presidente nazionale dell’associazione artigiana Giuseppe Montalbano.
La ricerca sarà presentata dal direttore del Cresme Lorenzo Bellicini.
Interverranno Massimo Zedda, sindaco di Cagliari, Gianni Giovannelli, sindaco di Olbia Nicola Sanna, sindaco di Sassari, Gianluca Cadeddu, direttore del Centro regionale di programmazione, Piersandro Scano, presidente dell’Anci Sardegna, Cristiano Erriu, assessore agli Enti locali, Finanza e Urbanistica della Regione Sardegna e Renato Soru, parlamentare europeo. Le conclusioni saranno affidate al presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru e al segretario generale nazionale della Cna Sergio Silvestrini. Com