Come si temeva il numero degli italiani morti nell'attentato al museo del Bardo a Tunisi è salito a quattro. Sono stati ritrovati infatti i corpi dei due dispersi per le cui sorti il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni aveva espresso solo poche ore forte preoccupazione. Sale dunque a 25 il bilancio dei morti, tra questi 20 stranieri, 3 tunisini e 2 terroristi. I feriti sono invece 48, di cui 11 italiani di cui uno grave.
La Tunisia, dopo esser stata la culla delle primavere arabe, adesso stringe i ranghi. Il presidente Beji Caid Essebsi dice che il Paese è "in guerra" per sradicare il terrorismo. Intanto nove persone sono state arrestate: quattro direttamente collegate al massacro, e altre cinque perché sospettate di avere legami con la cellula terroristica. Il ministero degli Interni tunisini Najem Gharsalli sottolinea che i terroristi erano "muniti di cinture esplosive" e di armi "molto avanzate".
I morti italiani sono Francesco Caldara e Orazio Conte, di origine piemontese, Antonella Sesino, 54 anni, dipendente del Comune di Torino, e Giuseppina Biella di 70 anni, di Meda vino a Monza.
L'Isis ha rivendicato la responsabilità dell'attentato di ieri a Tunisi citando anche il nome dei due attentatori, Abu Zakarya al-Tunisi e Abu Anas al-Tunisi. Lo scrive su Twitter Rita Katz, la direttrice del Site, aggiungendo che i jihadisti avrebbero anche minacciato nuovi attacchi: "Quello che avete visto" a Tunisi "è solo la prima goccia di pioggia".
In uno degli account Twitter riconducibile all'Isis, inoltre, è comparsa la foto di una delle vittime italiane - scaricata probabilmente da un sito italiano - con la scritta: "Questo crociato è stato schiacciato dai leoni del monoteismo". Nell'immagine è tracciata una croce rossa sulla figura dell'uomo e una scrittra: "È stato schiacciato.
I terroristi si dirigono allora verso il museo dove sono presenti oltre 200 visitatori. Le forze speciali antiterrorismo hanno liberato gli ostaggi con un blitz: due terroristi e un agente sono rimasti uccisi. Un terzo è stato arrestato. I media locali hanno riportato i nomi dei due killer uccisi: si tratta di Jabeur Khachnaoui e Yassine Laabidi, entrambi tunisini. Altri due o tre coinvolti nell'attacco potrebbero essere in fuga. Secondo i media locali, l'attacco sarebbe stato rivendicato dall'Isis, altre fonti parlano di Ansar al-Sharia.
Il Museo nazionale del Bardo, situato nella periferia occidentale di Tunisi, è un museo archeologico che contiene, fra le altre, la più ricca collezione di mosaici romani del mondo, tutti in perfetto stato di conservazione. Situato nella fastosa residenza del Bey, il sovrano, del XIX secolo, circondata da un grande giardino ricco di essenze locali, si sviluppa su tre piani in un complesso di grande fascino, caratterizzato da una eccellente luminosità naturale che esalta i reperti esposti. Si tratta del più importante museo tunisino e allo stesso tempo del più antico museo del mondo arabo e dell'Africa, fu inaugurato il 7 maggio 1888
Tunisi, strage al museo. 22 morti, molti sono turisti italiani
Sono quattro gli italiani morti nell'attentato al museo del Bardo nel centro di Tunisi, 13 i feriti. Tra le vittime, che sarebbero tutti crocieristi della Costa Fascinosa, un pensionato 64enne di Novara, Francesco Caldara che era in viaggio insieme alla compagna, Sonia Reddi che è rimasta ferita nell'attentato ed è stata operata al braccio. Un'altra vittima è un torinese. Il bilancio potrebbe però essere provvisorio perché a molte ore dall'attentato ci sarebbero ancora due dispersi. Programmata nella notte la partenza della nave da crociera.
Il bilancio ufficiale del ministro degli Interni tunisino è 22 vittime e oltre 40 feriti. Secondo i media locali le vittime sarebbero invece 24, i feriti oltre 50. "Il terrorismo in Tunisia è un animale ferito" e nei suoi confronti "non avremo pietà" il messaggio del presidente tunisino Beji Caid Essebsi che ha definito i responsabili della strage dei "traditori", saranno "processati" e avranno la loro "giusta punizione". Conclude: "Lo stato vigila, prenderemo tutte le misure perché questo tipo di incidente non si ripeta mai più.
Interviene anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che condanna questo "gesto vile e odioso, commesso ai danni di persone inermi". Poi aggiunge: "L'Italia non si farà intimorire da atti tanto barbari e continuerà a lavorare con determinazione, insieme alla comunità internazionale, contro ogni forma di terrorismo". Strage di turisti La maggior parte delle vittime, 17, sono turisti stranieri. Il presidente Essid ha parlato di 4 italiani morti, 1 francese, 2 colombiani, 5 giapponesi, 1 polacco, 1 australiano, 2 spagnoli e 1 di nazionalità non identificata, 2 tunisini (autista di bus e un agente) e 2 terroristi tunisini. Ma il bilancio è ancora provvisorio.
Gli autori dell'attacco avrebbero cercato di infiltrarsi all'interno dell'Assemblea dei rappresentanti del popolo, il Parlamento tunisino, prima di asserragliarsi nel vicino museo del Bardo. Secondo la ricostruzione emersa dal racconto di un agente della sicurezza del parlamento tunisino, cinque uomini armati in uniforme militare avrebbero tentato di entrare nella sede del parlamento ma sono stati bloccati dalle guardie della sicurezza. L'attacco è avvenuto mentre in aula era presente per un'audizione il ministro della Giustizia, Mohammed Salah Ben Aissa. Gli agenti della sicurezza hanno impedito a giornalisti e deputati di lasciare l'aula del vicino Parlamento.
Le forze speciali antiterrorismo hanno liberato gli ostaggi con un blitz. Sarebbero cento i connazionali tratti in salvo ma le notizie sono però ancora molto confuse e le conferme ufficiali sono poche.
Carolina Bottari, impiegata presso l'ufficio Patrimonio dell'amministrazione comunale di Torino, era tra gli ostaggi: "Qui stanno sparando a tutti - ha raccontato a La Presse - vi prego aiutateci". I turisti sono passeggeri della nave Costa Fascinosa e tra loro c'è un gruppo di dipendenti del Comune di Torino: due di loro sono al sicuro, mentre non si hanno notizie degli altri quattro. Il sindaco di Torino Piero Fassino su Twitter ha rassicurato che segue la vicenda insieme con la Farnesina e ha poi affermato in una conferenza stampa a Palazzo Civico che "non c'è alcun elenco ufficiale delle vittime".
Al momento dell'irruzione dei terroristi nel museo del Bardo, era presente anche un gruppo di turisti molisani: si tratta di sei persone, quasi tutte di Bojano (Campobasso) che stavano facendo una vacanza. Hanno inviato un sms ai loro parenti in Molise per avvisarli che stanno bene.
Nell'operazione delle forze di polizia un poliziotto e due terroristi sono rimasti uccisi, lo riferisce Al Arabiya. I terroristi sarebbero due tunisini, i media locali riportano i nomi: si tratterebbe di Jabeur Khachnaoui, originario della città di Kasserine, e Yassine Laãbidi, di Ibn Khaldoun. Jabeur Khachnaoui era scomparso da tre mesi ed aveva chiamato i suoi genitori con una scheda irachena.
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, si apprende da palazzo Chigi, condanna con fermezza gli atti criminali di Tunisi che vedono, purtroppo, coinvolti anche cittadini italiani ed esprime vicinanza al governo e alle autorità tunisine di fronte ad un attacco tanto sanguinoso e alla minaccia terroristica in Africa e nel mondo.
Secondo i media tunisini, l'attacco sarebbe stato rivendicato dall'Isis, per rispondere ad un'operazione di polizia contro i terroristi avvenuta pochi giorni prima. Poche ore prima dell'attacco, il ministero dell'Interno tunisino aveva annunciato, infatti, di aver sgominato una cellula jihadista nella periferia nord di Tunisi nell'ambito delle attività di prevenzione di eventuali attentati terroristici nel Paese. Si tratta di sette persone, alcune delle quali note alle forze dell'ordine per aver partecipato a combattimenti armati in Siria. Il gruppo era in contatto con terroristi tunisini ancora attivi in Siria e aveva anche il compito di reclutare giovani da mandare nelle zone di combattimento.