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“Revisioni false a Oristano”, polizia denuncia un meccanico di Oristano

Quest’oggi, personale della polizia giudiziaria della Sezione di Polizia stradale di Oristano, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha proceduto alla perquisizione domiciliare dell’abitazione di C.M., 30enne, meccanico di Oristano poiché sospettato di aver falsificato tagliandi attestanti la revisione dei veicoli.

L’operazione è il risultato di un articolato processo di indagine condotto dal personale di Polizia Giudiziaria scaturito a seguito del fermo di un’auto nell’ambito di un normale controllo di polizia sulle arterie stradali di questa provincia.

Nella circostanza gli agenti hanno individuato delle lievi anomalie sul tagliando di revisione, ed effettuati i dovuti accertamenti negli archivi della motorizzazione, accertavano l’inesistenza della visita di revisione poiché mai effettuata.

I successivi riscontri investigativi hanno consentito di accertare l’esistenza di altri tagliandi palesemente falsi apposti sulle carte di circolazione di altri veicoli. Si trattava in sostanza di auto prive della prescritta revisione e quindi potenzialmente non in regola per la sicurezza stradale. 

Le indagini svolte hanno consentito d’individuare, quale soggetto responsabile, C.M. di Oristano il quale, impiegando specifici programmi informatici, falsificava i tagliandi di revisione rivendendoli come autentici a persone che in buona fede si erano affidati al C.M. per effettuare la revisione del loro veicolo.

Nel corso della perquisizione sono stati inoltre sequestrati due computer presumibilmente impiegati per la falsificazione dei tagliandi. Quindi C.M. è stato denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria di Oristano.
Sono in corso ulteriori attività investigative tese alla individuazione di altri veicoli in circolazione con tagliandi di revisione contraffatti.

L’indagine è la naturale prosecuzione di analoghe indagini svolte a livello nazionale a seguito di diversi incidenti particolarmente “sospetti” quale quello accaduto nel luglio 2013 ad Avellino, dove un autobus, a seguito di una avaria al sistema frenante, precipitò da un viadotto alto una trentina di metri provocando la morte di trentotto passeggeri e il ferimento di altri dieci.