Il vertice di Telecom Italia ha avuto conoscenza della modifica degli accordi parasociali tra gli azionisti di Telco, la controllante, dai comunicati stampa. Lo ha detto il presidente del gruppo Franco Bernabé durante un'audizione al Senato.
"E' fuorviante dire che Telecom Italia è un'azienda in crisi, certamente c'è un deficit tuttavia l'industria delle comunicazioni ha ancora enormi prospettive di crescita legate alle tecnologie e Telecom Italia ha le capacità per competere con successo nel mercati in cui opera. Lo dimostra il fatto che dal 2007 abbiamo investito milioni di euro garantendo infrastrutture al livello di maggior paesi europei", ha detto il presidente esecutivo di Telecom Italia Franco Bernabè, in audizione presso gli uffici di Presidenza delle Commissioni riunite Lavori pubblici e Industria.
"E' vero che l'attualmente situazione del mercato riduce le possibilità di autofinanziamento. Sarà necessario diversificare i livelli del business, diminuire i costi, ma questo processo necessita di un nuovo assetto e di un nuovo flusso di investimenti". - "In queste condizioni esiste un concreto rischio di downgrade del debito di Telecom Italia, con inevitabili riflessi negativi sulla capacita di investimento nel medio termine".
Telecom Italia "conferma il proprio impegno a procedere nel confronto con l'Autorità e la Cdp" sullo scorporo della rete, "ma l'esito finale dell'operazione non è scontato e, in ogni caso, richiede tempi molto lunghi".
L'accordo societario tra Telefonica e i soci italiani di Telco che controlla Telecom, in base al quale Mediobanca, Generali e Intesa Sanpaolo hanno diluito le loro quote nella holding, "delinea un percorso che porterà Telefonica ad avere il controllo di Telco e quindi a diventare azionista di riferimento di Telecom Italia che resterà, tuttavia una società quotata con circa l'85% del capitale sul mercato", ha sottolineato il presidente esecutivo di Telecom Italia
Stando a quanto riporta 'il Sole 24 Ore' la Consob per ora sta ancora lal finestra sulla vicenda Telecom, ma certo un faro F accesso anche solo per l'alto volume di scambi che ieri c'F stato sul titolo. L'obbligo di Opa che qualcuno ventila, e a cui il mercato si aggrappa, viene però esclusa dagli uomini di Giuseppe Vegas. Da verificare invece se sia necessario un consolidamento del debito.