Il premier Enrico Letta alla festa dell'Udc a Chianciano Terme. Ad accoglierlo Pierferdinando Casini insieme ai vertici del partito, tra cui il ministro per la Semplificazione, Gianpiero D'Alia.
"Faccio il premier perché ne sono convinto, non è un sacrifico, è un onore ed è la cosa più bella che può capitare a chi ama le istituzioni. Il massimo sforzo? Mordermi tante volte la lingua molte volte ogni giorno". Così Enrico Letta, alla festa dell'Udc.
Per fare il presidente del Consiglio, ''ci vuole un fisico bestiale, i problemi sono tanti, le attese tante, ma non me lo ha ordinato il dottore, non lo considero un sacrificio, anzi è un onore e la cosa più bella che possa capitare a chi ama la politica e le istituzioni'', ha detto il presidente del Consiglio.
''Lo dico con grande forza e preoccupazione, i nostri conti sono sul filo, bisogna che reggano''. Lo ha detto il premier Enrico Letta, parlando alla Festa Udc di Chianciano.
"Non faremo di tutto per rispettare", il rapporto deficit-pil: "lo rispetteremo e basta perché ci siamo presi quegli impegni e se un governo non mantiene gli impegni perde credibilità", ha detto Enrico Letta.
"Non è che l'Europa ha lanciato un allarme sul fatto che ce la faremo o meno a rispettare il rapporto deficit-pil. Noi siamo sul filo rispetto ai conti pubblici, abbiamo preso degli impegni, abbiamo fatto investimenti sulla scuola, sulla cultura, due grandi temi su cui il nostro paese era indietro da tempo".
"C'è un legame diretto con la stabilità politica. Abbiamo la possibilità di far scendere i nostri tassi di interesse fino al 4% che vorrebbe dire una spinta all'economia e alle imprese e agli investimenti", ha affermato il premier.
"La legge di Stabilità, fossimo ancora stati nella procedura di infrazione per eccesso di deficit, se fossimo quindi otto la soglia del 3% nel rapporto tra debito e Pil, sarebbe stata scritta per metà da Bruxelles". Così il premier a Chianciano Terme.
Noi non possiamo più permetterci giochi politici e l'instabilità basata sui giochi politici. I costi dei giochi politici minano la ripresa", ha spiegato Letta.
"Dal tema stabilità ed instabilità dipende tutto. Se non c'è la stabilità, noi non ce la caviamo e non c'è alcuna possibilità di farcela. Non me ne frega niente delle prese in giro", ha detto il premier.
"Se il governo cade, i decreti sull' Imu non verranno convertiti e quindi i cittadini dovranno pagare l'Imu". Così il premier Enrico Letta alla festa Udc a Chianciano.
"Penso che nessuno si prenderà la responsabilità di mandare gambe all'aria il governo", ha detto il presidente del consiglio Enrico Letta. "Entro il 15 ottobre salterebbe anche quella. Se il governo cadesse la farebbe Bruxelles". Lo ha detto il presidente del consiglio Enrico Letta a Chianciano, dove è ospite della festa Popolare dell'Udc.
''Sono assolutamente convinto che mercoledì'' quando la Giunta per le Immunità del Senato dovrà votare sul caso Berlusconi, ''non capiterà nulla che metterà in crisi il governo". Non ci saranno conseguenze "a dispetto del giudizio Giunta. La mia previsione è che non c'è nulla che metta in crisi il governo". Così il premier Letta alla festa Udc a Chianciano
"Oggi abbiamo la possibilità di andare verso una legge di stabilità che preveda il taglio del cuneo fiscale, così da fare ripartire i consumi".
Con la Legge di stabilità ci sarà un ''taglio del costo del lavoro con un intervento sul cuneo fiscale per far ripartire consumi e economia'': lo assicura il premier Enrico Letta. Questo qualora il governo resti in sella, altrimenti ''la legge di stabilità la scriveranno - dice - a Bruxelles''.
''Mandare all'aria il governo è una responsabilità troppo grossa e poi va spiegata agli italiani: bisogna spiegargli perché non si faranno tutte queste cose''.
"Non faccio nulla che abbia a che vedere con giochi politici, che può mettere in difficoltà la tenuta del governo". Lo ha detto Enrico Letta parlando dell'ipotesi Letta bis. "Io lavoro immaginando, sicuro, che prevalga il buon senso, lavoro perché questa maggioranza e questo governo riescano a funzionare ma non tutto è nelle mia mani", ha aggiunto il premier.
"Noi spendiamo ogni anno 80-90 miliardi per mantenere in vita il debito.
Ora abbiamo 4 mesi davanti, se sbagliamo andiamo a spendere un miliardo in più, se facciamo bene i tassi scenderanno come in Spagna. Là hanno un Governo stabile, e gli investitori hanno fiducia. Il problema in Italia è che è ricominciata la fibrillazione politica e i tassi sono risaliti. Se continuano a salire spenderemo un miliardo in più". Così il premier Enrico Letta, alla festa dell'Udc a Chianciano Terme.
Sull'Ilva ''non faremo mancare la nostra attenzione e le risposte ai 1400 lavoratori e al sistema produttivo italiano'', ha assicurato il presidente del Consiglio.
Se sosterrò un candidato al Congresso? "No, non sosterrò nessun candidato. E' meglio per tutti se io mi concentro sul lavoro del Governo".
Così il premier Letta alla festa dell'Udc.