Inedita iniziativa del quotidiano americano New York Times che pubblica un editoriale firmato dal presidente russo Vladimir Ras-Putin: un vero e proprio "discorso alla nazione" americana, sulla crisi siriana, proprio il giorno successivo all'autentico "discorso alla nazione" pronunciato da Barack Obama, in diretta televisiva, alle ore 21.00 di martedì.
Ras-Putin si rivolge ai cittadini americani dicendosi convinto che le armi chimiche siano state usate dai ribelli siriani e non dalle truppe governative, sottolineando come in Siria si stia svolgendo una guerra fra bande di malfattori e delinquenti di ogni tipo che hanno di mira l'abbattimento del governo di Bashar al Assad.
Il poco amato presidente russo parla poi di una relazione con suo omologo statunitense caratterizzata da "crescente fiducia reciproca". Tuttavia, Putin arriva a stigmatizzare un passaggio del discorso alla nazione di Obama: "non doveva parlare di eccezionalità americana".