E giunto in Italia estradato dalla Germania Gian Marco Teodori, di 31 anni, di Cagliari, già arrestato e finito in una cella del carcere di Berlino nel mese di agosto. Il Teodori , colpito da un ordine restrittivo di esecuzione per espiazione pena detentiva di 3 anni e sette mesi di reclusione per cumulo pena emesso dall'Ufficio esecuzioni penali del Tribunale di Cagliari il 31 Ottobre 2012.
L'arresto era stato eseguito nelle prime ore del 23 Agosto al termine di complesse e articolate indagini svolte dalla Squadra Catturandi del Nucleo Investigativo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Cagliari in collaborazione con l'Interpol e con la Polizia Tedesca.
L’uomo aveva fatto perdere le sue tracce già dalla prima decade dell'ottobre scorso, quando si era reso irreperibile in concomitanza con l'emissione del primo provvedimento di sospensione della detenzione domiciliare con conseguente carcerazione presso l'istituto di pena del capoluogo Sardo, senza riferire a nessuno la sua destinazione.
Ma da Cagliari i Carabinieri del Comando Provinciale lavoravano assiduamente per localizzarlo, con pedinamenti, intercettazioni telefoniche e controllo dei movimenti di denaro che hanno portato a restringere il campo d'azione alla Germania. Così i militari hanno scoperto che a Berlino, Gian Marco Teodori si era già ambientato e stava cercando di rifarsi una vita. Infatti, si era ambientato agli usi e costumi locali dedicandosi all'ozio e alla vita mondana fiancheggiato economicamente dall'Italia e materialmente da connazionali immigrati nello stato Tedesco e che periodicamente facevano la spola tra le due nazioni, dimenticando che in Italia aveva ancora qualche conto in sospeso con la Giustizia e che i Carabinieri non si erano affatto dimenticati di lui.
Quindi una volta individuato il quartiere preciso di Berlino in cui il ricercato aveva trovato rifugio, è stato attivato il contatto diretto con la Polizia del posto che, ricevute le indicazioni dai Carabinieri di Cagliari, ha effettuato l'arresto.
Ora il giovane sconterà la sua condanna in un carcere Italiano .