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Area crisi Sulcis. Zedda: “Puntare solo su agroalimentare è stata una scelta del territorio, Regione aveva proposto anche turismo”

“Poche proposte ma in compenso molto confuse. Lasciano quantomeno perplessi le polemiche gratuite di chi, per qualche trafiletto sulla stampa, cerca di mistificare la realtà dei fatti. Teniamo in modo particolare al Sulcis, per questo, viste le condizioni di forte crisi, stiamo offrendo la possibilità di destinare alle aziende i dieci milioni del Piano Sulcis permettendo di partecipare ad un bando già aperto, del quale sono stati prorogati i termini proprio per inserire le richieste delle imprese di zona.

Un’opportunità per velocizzare i tempi dopo che l’intervento dell’area di crisi di Portovesme è stato integrato nel Piano Sulcis e su proposta del territorio è stato limitato al solo settore dell’agroalimentare escludendo quello del turismo come invece inizialmente proposto dalla Regione”.

È quanto afferma l’assessore della Programmazione, Alessandra Zedda, replicando alle dichiarazioni della Cgil del Sulcis in merito al bando dei Progetti di Filiera e Sviluppo Locale PFSL per il rilancio delle aree di crisi della Sardegna riferito al Sulcis.

“Per quanto concerne la produzione primaria – precisa l’assessore - non è contemplata semplicemente perché la competenza è dell’assessorato dell’Agricoltura che per il settore, come risaputo, ha risorse dedicate. Gli sforzi che stiamo portando avanti per restituire ossigeno ai diversi territori stanno avendo apprezzamenti in tutta l’isola e le polemiche gratuite, in un momento di grave crisi come questo, non giovano a nessuno e soprattutto non risolvono le problematiche di chi è maggiormente in difficoltà.

L’assessorato della Programmazione, tra l’altro, è già da tempo al lavoro, nel caso arrivasse una proposta unitaria da parte del territorio, per intervenire anche sulle altre attività produttive”. Com