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Datagate: “Anche l’Italia passava dati personali agli Usa”

Italia, ma anche Germania, Francia e altri paesi Ue hanno accordi segreti con gli Usa per il passaggio di dati personali alla National Security Agency: lo denuncia al Guardian la nuova 'talpa' del Datagate, Wayne Madsen, ex luogotenente della Marina americana che ha lavorato per la Nsa dal 1985 e che ha - afferma il Guardian - ricoperto ruoli 'sensibili' nell'agenzia nei 12 anni successivi.

Il Guardian ha poi fatto un passo indietro rimuovendo la pagina, comparsa ieri sera sulla sua pagina web, con la notizia di un accordo per il passaggio di informazioni riservate da paesi europei, Italia inclusa, all'agenzia americana Nsa. Lo segnala il Telegraph su un blog sottolineando che ciò sarebbe accaduto in quanto "la fonte della notizia non risulta affidabile".

Nell'articolo del Guardian Madsen punta il dito contro l'Italia, ma anche la Gran Bretagna, la Francia, la Danimarca, l'Olanda, la Germania e la Spagna: tutti questi paesi piu' gli Stati Uniti - denuncia Madsen - hanno accesso al Tat-14, il sistema di telecomunicazioni transatlantico via cavo che consente loro di intercettare un'enorme quantita' di dati, incluse telefonate, email e la la storia di accesso a internet degli utenti. In base agli accordi in vigore - spiega Madsen in un'intervista pubblicata dal blog PrivacySurgeon.org e ripresa dal Guardian - ogni paese è classificato in base al livello di fiducia ed è obbligato a passare dati, incluse conversazioni telefoniche e informazioni internet alla Nsa se richiesto. Gli accordi risalgono a dopo la seconda guerra mondiale e quindi prima dell'era internet.

Madsen spiega di essere uscito allo scoperto perché stanco della "mezza verita" offerta dai politici europei che fingendo shock sono rimasti in silenzio sui loro accordi con gli Stati Uniti. L'ex della Nsa è particolarmente critico nei confronti della Germania, che ha accusato la Gran Bretagna di spiare il paese quando anche Berlino ha accordi con gli Stati Uniti. "Non riesco a capire Angela Merkel che chiede assicurazioni a Obama e alla Gran Bretagna, quando ha gli stessi rapporti" di Londra sui dati con gli Stati Uniti, afferma Madsen.

Le nuove rivelazioni hanno subito causato critiche e la richiesta ai governi europei di chiarire i loro rapporti con la Nsa. "C'è bisogno di trasparenza. Il problema è che nessuno degli accordi è stato discusso in un'arena democratica - mette in evidenza John Cooper, legale per i diritti umani -. Sono d'accordo con William Hague sul fatto che qualche volta le cose debbano essere fatte in segreto ma non si infrange in segreto la legge".
E secondo lo Spiegel, gli Usa spiano anche diplomatici e pc Ue. "Uno scandalo enorme", lo definisce l'Europarlamento, che chiede spiegazioni immediate.

Il presidente ecuadoregno Rafael Correa ha affermato oggi che la "soluzione" per il trasferimento dell'americano Edward Snowden, bloccato a Mosca dopo aver chiesto asilo politico a Quito, è "nelle mani delle autorità russe". "Per formalizzare tale domanda di asilo, lui deve trovarsi in territorio ecuadoregno. Al momento la soluzione, la destinazione di Snowden, è nelle mani delle autorità russe", ha dichiarato Correa in un'intervista alla tv locale Oromar.

La Commissione europea "è consapevole dei rapporti di stampa", "sta andando avanti con la necessaria investigazione e i controlli" e "in questa fase non fa altri commenti". Lo ha detto stamani il portavoce dell'esecutivo europeo. Ieri lo Spiegel ha rivelato documenti di Snowden secondo i quali gli Usa hanno infiltrato i sistemi informatici della Ue, mentre un altro agente della Nsa ha detto che una serie di governi europei tra cui l'Italia passavano dati personali agli Stati Uniti.

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