Riformatori sardi non mollano sulla doppia preferenza di genere e parte il doppio binario per modificare la legge elettorale regionale che non la prevede, a causa della mancata votazione in Aula dell'emendamento che l'avrebbe introdotta. Il gruppo consiliare ha presentato questa mattina una proposta di legge che modifica la legge elettorale appena approvata. "Si tratta di un solo articolo (due in realtà, ma il secondo riguarda solo l'entrata in vigore il giorno della pubblicazione sul Buras) che - dicono i consiglieri regionali Franco Meloni, primo firmatario, e il capogruppo Attilio Dedoni se approvata - consentirà di introdurre questo importante strumento nella legge elettorale".
Alla Camera il deputato Pierpaolo Vargiu ha, invece, predisposto una proposta di legge che modifica l'articolo 2 della legge nazionale che regola l'elezione dei consigli regionali delle regioni a statuto ordinario, legge richiamata nel testo approvato dal Consiglio regionale. "In questo modo - spiega Vargiu, parlamentare dei Riformatori, eletto nelle liste di Scelta Civica - visto che la Sardegna ha deciso di rifarsi al metodo di voto utilizzato per le altre regioni, noi modifichiamo quel metodo di voto e introduciamo direttamente la doppia preferenza di genere. Chiederò - aggiunge il deputato dei Riformatori che è anche presidente della commissione Sanità della Camera - una corsia preferenziale in modo tale da approvare il testo alla Camera e al Senato entro l'estate".
Stessa cosa faranno i consiglieri regionali dei Riformatori che chiederanno alla conferenza dei presidenti l'applicazione dell'articolo 102 del regolamento, che prevede l'iscrizione immediata di un provvedimento all'ordine del giorno del Consiglio regionale, anche se non ancora esitato in commissione.
"La proposta di legge - spiegano Meloni e Dedoni - mira a riparare ad un grave errore commesso dall’aula. Al momento è possibile esprimere una sola preferenza in favore di un candidato presente nella lista di un partito e, con questa legge, noi vogliamo introdurre la possibilità che l’elettore possa esprimere anche una seconda preferenza, vincolandola al fatto che tale preferenza sia indirizzata a candidati di genere diverso. La modifica proposta è indirizzata quindi a garantire una più equa rappresentanza della popolazione dell’isola nella sede più rappresentativa della massima istituzione regionale".
"L’esperienza delle regioni che hanno già adottato la cosiddetta doppia preferenza di genere - prosegue Vargiu - così come quella degli enti locali nella recente tornata elettorale amministrativa, dimostra che il sistema è idoneo a far aumentare la rappresentanza femminile nelle istituzioni". Ecco perché, concludono Meloni e Dedoni, "il nostro partito ritiene assolutamente prioritario che la doppia preferenza di genere venga introdotta nel sistema elettorale per l’elezione del Consiglio Regionale della Sardegna". Com