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Tirocini formativi: Deriu, inaccettabile accentramento delle politiche del lavoro da parte della Regione Sardegna

Il presidente dell’Unione Province Sarde, Roberto Deriu, e gli otto assessori provinciali al lavoro delle Province Sarde hanno espresso contrarietà assoluta sulla modalità di attuazione delle politiche del lavoro da parte della Regione. Gli assessori hanno evidenziato che la Regione accentrando a sé le competenze per legge attribuite alle Province ha portato ad una sovrapposizione di ruoli con conseguente spreco di risorse umane ed economiche.

Ultimo esempio, hanno affermato gli assessori provinciali, il  progetto sui Tirocini Formativi e di orientamento  che la Regione ha deciso di far gestire centralmente all’Agenzia del Lavoro con tutte le inefficienze, le difficoltà e le ombre che si sono registrate e che sono state riportate con grande enfasi dagli organi di informazione. 

“Tutte le nostre richieste – hanno dichiarato gli otto assessori – fatte nel 2011 all’assessore Manca e poi a febbraio 2012 all’assessore Liori perché la regolamentazione dei Tirocini  fosse affidata alle Province così come prescritto dalla legge sono rimaste lettera morta, mentre si è arrivati a far gestire la materia all’Agenzia del Lavoro senza che essa abbia le competenze  e senza utilizzare la rete del CSL provinciali che assicurano il raccordo con i Comuni”.

“L’accentramento dell’attuazione degli interventi di  politiche attive del lavoro, messo in atto dall’assessorato regionale dal 2008 – hanno spiegato gli assessori – ha provocato carenze, ritardi inaccettabili (ad esempio impresa donna, promuovi idea, tirocini formativi, bonus occupazionali ) con l’evidente risultato che i beneficiari risultano essere sempre i cittadini più vicini al centro a tutto svantaggio dei territori periferici che pagano, spesso, anche un gap di infrastrutturazione immateriale con conseguente impossibilità ad usare nuovi strumenti di comunicazione. La Regione – concludo gli assessori – la Regione ha creato una forte discriminazione di trattamento tra cittadini e territori nell’erogazione di servizi e nella gestione di politiche attive in una materia così delicata e così importante come il lavoro contravvenendo tutte le normative regionali, nazionale e comunitarie sulla leale collaborazione fra i diversi livelli di governo secondo i principi di sussidiarietà e di decentramento”. Com