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Bersani: “I mercati non hanno nulla da temere”

"I mercati non hanno nulla da temere, purché accettino le fine dei monopoli e delle posizioni dominanti. Capisco che possa sembrare bizzarro vedere la sinistra italiana che apre i mercati ma questo deriva dal fatto che in Italia la destra non ha una tradizione liberista, ma tende a essere statalista ed è più influenzata dalle lobby professionali". Così Pier Luigi Bersani, in un'intervista al Washington Post, rassicura i mercati in caso di vittoria del centrosinistra in Italia.

"Siamo noi - sottolinea rispondendo a una domanda sugli accordi europei che fissano le regole per il deficit e il debito pubblico - che abbiamo portato l'Italia nell'euro. E' Berlusconi che l'ha portata a deragliare. Siamo il partito più europeista nel nostro Paese. Non un partito socialista, ma un partito democratico".

"Lavoreremo per migliorare accordi che appaiono insufficienti a garantire la crescita, ma non li tradiremo mai", dice Bersani, che ha rivendicato i contenuti del patto con il leader di Sel Nichi Vendola nella parte che respinge l'austerità come "dogma". L'austerity "deve diventare permanente combinandola con politiche per la crescita. Confermeremo l'auterità ma accompagnandola con intelligenti politiche per la crescita. E' una questione che le forze progressiste europee stanno discutendo. Lo stesso Obama chiede agli europei di affrontare il tema".

Bersani ha preannunciato che, in caso di vittoria elettorale, discuterà con gli alleati sull'impegno in Afghanistan. "La nostra politica è essere leali verso gli alleati senza però tacere".  "Siamo interessati a discutere con i nostri alleati, a rivedere gradualmente la nostra presenza in Afghanistan, come sta facendo Obama", ha ricordato.

"Vogliamo che il nostro Paese e l'Europa siano piu' presenti nel Mediterraneo - ha proseguito - e discutere lealmente di questo con gli Stati Uniti perché crediamo che Italia ed Europa possano incoraggiare un'evoluzione positiva della Primavera Araba e un suo esito democratico".