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Confcommercio: consumi sempre più giù, mai così giù nel dopoguerra

Il 2012 sarà ricordato come l'anno più difficile per i consumi del secondo dopoguerra. Lo sottolinea la Confcommercio: il suo indicatore de consumi registra per novembre una diminuzione del 2,9% in termini tendenziali ed una flessione dello 0,1% rispetto al mese precedente.

 I dati dell'indicatore dei consumi relativi ai primi 11 mesi segnano un -2,9% rispetto all'analogo periodo del 2011, e "mostrano con una certa evidenza - rileva Confcommercio - come il 2012 si avvii ad essere ricordato come l'anno più difficile per i consumi del secondo dopoguerra. La riduzione è la più elevata registrata dall'inizio delle serie storiche".

Per Confcommercio "il permanere di dinamiche congiunturali negative, anche nei mesi finali dell'anno, continua a segnalare, unitamente agli altri indicatori congiunturali, come la crisi sia ancora ben presente all'interno del sistema economico. Difficilmente la nostra economia, ed i consumi in particolare, potranno cominciare a mostrare, nel breve periodo, segnali di un significativo miglioramento".

La dinamica tendenziale dell'indicatore dei consumi di novembre riflette una diminuzione del 3,6% della domanda relativa ai servizi e del 2,7% della spesa per i beni. In un contesto che ha registrato per la quasi totalità dei beni e servizi una pesante riduzione delle quantità acquistate dalle famiglie, rispetto all'analogo mese del 2011, l'unico segmento che continua a mostrare, nel confronto tendenziale, una dinamica positiva nel è quello relativo ai beni e servizi per le comunicazioni. I beni e servizi per la cura della persona mostrano una domanda stabile, dinamica dovuta alla spese per la salute, servizi e prodotti.