"La salita in politica trasforma dentro la mia coscienza: mi è sempre piaciuto stare al di sopra delle parti, potevo starmene tranquillo ma.. sarei stato utile al Paese?". Così Mario Monti, ospite di Radio anch'io, risponde a chi gli ricorda le critiche, anche aspre, piovutegli addosso dopo l'ingresso nell'agone politico.
"Il Quirinale non è mai stato un mio obiettivo, gli osservatori politici dicono che era un'eventualità probabile: oggi forse lo è meno".
"Io desidero che il mondo politico si schieri sulle idee: non sono in campo pro o contro singoli partiti. Nel Pd ci sono conservatori? Sì , coloro che vogliono conservare un mondo del lavoro iper protetto. In Europa dobbiamo batterci per creare condivisioni per nuovi posti di lavoro. Il caso Melfi è significativo".
"I valori etici sono fondamentalissimi, nella vita politica come nella vita familiare. Detesto però chi li usa come arma, come accetta politica, come fanno alcuni esponenti del PdL".
Berlusconi ha usato armi improprie, come il richiamo ai valori della famiglia.. la cosa si commenta da sé. Mi ha offerto di prendere la guida dei moderati solo due settimane fa. Spero che gli eelttori siano meno confusi di mente". Quanto alla proposta di Silvio Berlusconi per una commissione di inchiesta sulla nascita del governo tecnico, per Monti è "un'idea interessante, stravagante, tardiva. Ma ben venga".
"In Danimarca, Norvegia... licenziare è più facile ma l'economia consente all'individuo di ritrovare priam il lavoro perso e in questo modo di essere meglio tutelato socialmente".
"L'aumento folle dello spread nel 2011 fino a 574 punti il 9 novembre.. c'era dentro molta sfiducia nell'Italia, nonostante l'intervento della Bce. Da allora l'azione di risanamento ha invertito la tendenza e a questo ha contribuito la politica della Bce di Mario Draghi. Ma la Bce è la stessa per Spagna e Italia e oggi il nostro Paese ha uno spread migliore di quello di Madrid".
“L'Imu è la più impopolare delle tasse, anche per via della campagna che su di essa viene fatta ma un po' di imposizione fiscale sulla prima casa esiste in tutti i Paesi".
"Adesso lo scopo delle riforme è dare più fiato, più socialità e più equità. Se arrivasse qualcuno che vuole semplicemente tasse, come cittadino italiano che pensa a cosa potrebbe capire, sarei preoccupato". "Ci vuole in Parlamento una maggioranza per le riforme", ripete il Professore, convinto che la prossima debba essere una "legislatura costituente. Ciò che va fatto non è nuovo. E' mancato finora lo spirito giusto per farlo".
"Non è vero che non abbiamo chiesto di più a chi ha di più: vale per la tassazione sui capitali rientrati in Italia come nel campo della lotta all'evasione fiscale. Togliere privilegi alla casta pubblica e a certe professioni è difficile, i partiti della nostra strana maggioranza hanno guardato al loro elettorato. La sete di sangue della casta è tale che qualunque taglio sarebbe stato insufficiente. Detto questo, c'è moltissimo da tagliare".