Macché tecnico, Mario Monti rischia di cadere nella demagogia e nell'antipolitica. E' l'avvertimento di Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd, al Professore: "La prossima competizione elettorale deve essere ispirata al realismo. L'Italia non ha bisogno di favole, di false promesse, né tanto meno di demagogia e di antipolitica. Questo è stato anche il senso dell'appello lanciato da Giorgio Napolitano nel sul ultimo messaggio al Paese".
"Ora il professor Monti ha scelto di 'salire' in politica. Noi rispettiamo la sua scelta convinti che il suo contributo di competenze sarà utile all'Italia. Noi abbiamo le nostre ricette per il Paese. Ci confronteremo con civiltà perché proposte, spesso diverse, possono aiutare i cittadini italiani ad uscire dalle difficoltà. Facciamo per questo molta attenzione, tutti, anche il professor Monti, a non farsi prendere la mano da demagogia e antipolitica".
A giudizio di Anna Finocchiaro "promettere riduzioni sostanziose del carico fiscale, fare di tutta un erba un fascio, affermando, proprio in questo momento di difficoltà, in cui c'è chi sta peggio di altri, che destra e sinistra sono concetti superati, o addirittura accusare i partiti di arroccarsi nei loro privilegi ci sembra sbagliato e fuorviante".
"Il realismo - ha proseguito l'esponente democratica - ci impone di guardare la realtà con sincerità. E le scelte non sono mai neutre. Evitiamo allora tutti di dipingere i partiti come tutti uguali, interessati solo a difendere la casta, e magari chiusi nel loro fortino. Non mi sembra che le prime mosse della coalizione di centro siano ispirati da particolari novità o innovazioni. I vertici con tante sigle non sono una grande novità. E nemmeno l'evocazione di un nome del leader dentro un simbolo. Magari è più innovativo confrontarsi con i cittadini come ha fatto il Pd con le primarie".
"Monti sa anche bene - ha detto ancora Finocchiaro - i fatti, grazie anche al suo governo. Ma sa anche bene che la politica deve vivere anche del finanziamento dei cittadini, pena il fatto che possano fare politica solo coloro che se lo possono permettere. Io credo che tutti noi dovremo evitare in campagna elettorale di lasciarci andare a toni e argomenti che possono solleticare sentimenti di pancia. E' un appello -conclude - da rivolgere anche al professor Monti".