Più società, più cooperative, più imprese femminili e più imprese straniere: la crisi sta causando un cambiamento strutturale dell’economia della provincia storica di Cagliari e il sistema delle imprese sta subendo una profonda modifica. E’ il risultato di un’analisi effettuata dalla Camera di commercio di Cagliari sugli effetti della crisi sull’imprenditoria del territorio.
Su un totale di 70.980 imprese iscritte al 31 dicembre 2011, tra il 2006 ed il 2011 quelle in forma di società di capitali sono cresciute del 4%, a fronte di una diminuzione di imprese individuali (-1,6%) e delle società di persone (-4%). Anche il settore cooperativo vede un incremento, seppur limitato, del +0,1%.
Risulta evidente – sottolinea l’analisi della Camera di commercio di Cagliari - la trasformazione del sistema economico verso forme societarie più avanzate in armonia con i dati nazionali che vedono già da tempo questo fenomeno. Il secondo dato rilevante è che l’iniziativa individuale lascia progressivamente il posto a forme più partecipate e solidali di impresa.
“Questi dati e tendenze dimostrano che continua ad esserci una forte volontà di fare impresa – commenta Giancarlo Deidda, presidente della Camera di commercio di Cagliari – che possiamo tradurre in un segnale molto forte: si vuole fare impresa insieme, ossia superando l’individualismo. La Camera di commercio di Cagliari – conclude Deidda - monitorerà questa nuova volontà di fare impresa e insieme a Unioncamere regionale metterà in campo le azioni necessarie in questo grave momento di crisi”.
Tra il 2010 ed il 2011 si è registrata una forte contrazione dei settori tradizionali (agricoltura -2,5%, manifatturiero -1,8%, costruzioni -0,6%) con l’eccezione del commercio (+0,6%) a fronte di una forte crescita del turismo (+3,3%) e dei servizi alle imprese (+1,8%).
È inoltre in corso un progressivo aumento delle imprese femminili che rappresentano il 25% delle imprese iscritte, a fronte del 22,6% del dato nazionale italiano, ed una crescita delle imprese straniere che rappresentano il 5,6% delle imprese iscritte, rispetto ad una media regionale del 5,2%.
Sul fronte congiunturale, nel terzo trimestre 2012, rispetto al precedente trimestre, si è registrato un fortissimo incremento delle società di capitali (+19%) a fronte di una altrettanto rilevante diminuzione delle società di persone (-35,9%). Continua la crescita delle società di capitale anche per le imprese femminili (+12,5%) e delle imprese straniere (+33,3%).
Altro aspetto rilevante che testimonia la crisi, è l’apertura di procedure concorsuali che vede 0,18 imprese su 1.000 in stato di fallimento, ma che rispetto al dato nazionale (0.40 imprese su 1000) mostra una sostanziale tenuta. Anche l’apertura di scioglimenti e liquidazioni vede dati migliori, seppur nella crisi generalizzata, della provincia storica di Cagliari rispetto al resto d’Italia, con 2,44 imprese su 1.000 contro 2,62.
La crisi quindi è generalizzata – conclude l’analisi della Camera di commercio di Cagliari - ma sta operando una profonda trasformazione in senso partecipativo e solidaristico. Inoltre stanno trovando spazio le imprese di nuova generazione, soprattutto femminili e straniere, mentre sul fronte dei fallimenti e delle liquidazioni i dati provinciali sono meno negativi dei dati nazionali. Com