Nella giornata di ieri a Napoli Ponticelli e Mugnano di Napoli, a conclusione indagini, i Carabinieri del Nucleo Investigativo – Reparto Operativo del Comando Provinciale di Oristano, unitamente ai Carabinieri delle località campane, hanno dato esecuzione a 4 misure cautelari (3 arresti domiciliari e uno con obbligo di dimora), nei confronti di Remo Di Paolo, di 44 anni, nato a Napoli ma residente a Mugnano di Napoli, Rosetta Penza, di 45 anni, nata a San Paolo di Civitate (FG), residente a Mugnano di Napoli e Francesco Incoronato, di 29 anni, nato e residente a Napoli, (tutte pregiudicate per reati specifici) per truffa, ricettazione, sostituzione di persona, falsità in atti pubblici, falsità in documenti d’identificazione, contraffazione di impronte e pubblica certificazione, nei confronti di 3 uomini e 1 donna, individuati quali responsabili, in concorso, di una congegnata truffa ai danni del mercato delle autovetture.
In particolare, i 4 presunti colpevoli, tramite l’esibizione di falsi documenti (le cui generalità sono per la gran parte dei casi, vere ma di altre ignare persone) e false buste paga (di accreditati enti pubblici e privati) presso rivendite e concessionarie di autovetture di diverse provincie del territorio nazionale, in particolare di quella di Oristano, per quanto riguarda l’operazione di oggi, sono riusciti ad ottenere il finanziamento per l’acquisto di vetture pronta consegna e di fascia media (l’intera somma del valore dell’auto veniva immediatamente versato al rivenditore, tramite bonifico bancario, dalla società finanziarie del caso) e una volta entrati in possesso del mezzo, lo trasferivano nell’area campana di loro abituale dimora per rivenderlo ad ulteriori rivenditori di auto ma questa volta tutto in contanti e per prezzi prossimi anche alla metà del valore di mercato del bene.
Questi ultimi compratori (9 sono quelli identificati sinora), sono stati, a loro volta, denunciati in stato di libertà per ricettazione.
Le indagini proseguono, anche nel resto del territorio nazionale, per far emerge analoghi fatti e analoghe responsabilità di questi e altri truffatori.
Le truffe consumate in questa provincia ammontano ad 8 (per altrettanto autovetture), alcuni i tentativi falliti (tra i quali uno dei truffatori si era presentato quale poliziotto in servizio alla Polizia di Stato di Nuoro), per un danno complessivo di circa 120.000 euro.
Ad ogni truffa consumata corrispondono le generalità di persone vere, tutte aventi cariche amministrative (per lo più a livello locale) il che fa ritenere che generalità e buste paghe siano state carpite dal web, luogo in cui è facile rinvenirle, vuoi per leggerezza dei titolari o per esigenze, come sicuramente in questo caso, di trasparenza amministrativa.
Sulle vetture di cui è certa e finita la movimentazione gravano relativi decreti di sequestro, sulle rimanenti sono ancora in corso gli accertamenti del caso.