Come da attese la risposta dei mercati alle dimissioni annunciate dal premier Mario Monti non si è fatta attendere.
Nelle prime contrattazioni, lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi equivalenti balza di sopra quota 350 punti, sulla scia delle incertezze per il dopo Monti in Italia e si attesta a 450.20 punti. Venerdì scorso aveva chiuso a 323 punti. Il rendimento è al 4,77%. Lo spread sui Bonos spagnoli avanza da 416 a 436 punti, per un tasso del 5,61%.
Dopo lo spread, anche la risposta dei mercati azionari alle dimissioni annunciate dal premier Mario Monti non si è fatta attendere. Piazza Affari cede del 2%.
Crollano sul listino di Piazza Affari i titoli delle banche. Unicredit cede il 4,17%, Intesa Sanpaolo il 4,6%, Mps il 4,73%, Mediobanca il 3,8 per cento.
Banche a picco subito in apertura di contrattazioni alla Borsa di Milano. Gli istituti di credito perdono tutti intorno al 5%. La peggiore Mps a -5,95% ma il crollo non risparmia nessuno: Intesa -5,62%; Unicredit -5,1%; Banco Popolare -5,52%; Bpm -5,49%; Ubi -4,88%; Mediobanca -4,19%.
Solo una settimana fa lo spread era sceso sotto la soglia dei 300 punti, toccando i minimi degli ultimi 9 mesi. Poi la risalita giovedì e venerdì scorso in scia allo strappo del Pdl che ha di fatto staccato in anticipo la spina dell'esecutivo.
I mercati temono che il prossimo Governo non rispetti l'agenda Monti e le sue riforme e, nonostante le elezioni saranno anticipate solo di un mese, a pesare è lo scenario di incertezza politica dell'Italia che si avrà da qui a febbraio.
L'euro apre sopra 1,29 dollari sui mercati del Vecchio Continente. La moneta europea passa di mano a 1,2904 dollari, dopo essere scesa in precedenza a un minimo di 1,2878 dollari, a un soffio dal minimo da due mesi di 1,2876 dollari di venerdì scorso. Euro/yen a 106,38 e dollaro/yen a 82,43.