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Concessioni balneari, Crisponi: evitato per ora ‘smantellamento’ sistema ma non basta

“Si tratta di una boccata d’ossigeno per i concessionari del demanio balneare perché è stato evitato il rischio che nel 2014 partissero le aste per le concessioni, ma la mini-proroga è un ‘palliativo’ che rimanda di 5 anni un problema da affrontare strutturalmente. Si elude almeno sino al 2019 lo ‘smantellamento’ delle tante iniziative imprenditoriali locali a vantaggio dei grandi gruppi extranazionali (specie francesi e spagnoli) ‘affamati’ delle nostre coste”.

Così l’assessore regionale del Turismo Luigi Crisponi interviene riguardo al voto odierno in Commissione Industria del Senato sulla proroga della concessione delle spiagge inserita nel dl sviluppo del Governo. La proroga, inizialmente prevista di 30 anni, è stata ridotta a 5 dopo i rilievi della Commissione Bilancio, con il governo che esprimendo il suo voto contrario intendeva allinearsi con il dettato dell’Unione europea mettendo da subito all'asta le concessioni.

“Avevo espresso in tempi non sospetti - aggiunge Crisponi - forte perplessità in merito al decreto sulla concessione dei beni demaniali così come proposto dal Governo. Da tempo, infatti, le concessioni balneari sono diventate oggetto del desiderio di speculatori e multinazionali che potrebbero mettere le grinfie sulla necessaria conservazione di beni d’interesse collettivo, sfilandone la gestione alle piccole attività locali. Occorre, pertanto – conclude l’esponente della Giunta - che il decreto legislativo tuteli lo ‘status’ delle piccole e medie imprese che operano nelle aree costiere

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