Dopo Lotto (Pd) ha preso la parola Nanni Campus (Sardegna è già domani), che ha detto: “Mi viene in mente un ricordo sgradevole del 2011, una vera e propria bulimia collettiva sulla precedente legge sul piano casa. Norme che erano delle vere e proprie gemme di irresponsabilità, come quella sui sottotetti e sui seminterrati. Per queste ragioni chiederò il voto per parti separate dell’articolo 1”.
Per Zuncheddu (Sardigna libera) si tratta di “un dibattito disgustoso e gli ammalati di Sla stanno manifestando a Roma mentre la classe politica tace. Né oggi né domani interverrò sul Piano casa, mi impegno a votare contro e basta. Preferisco parlare del presidente Cappellacci che è tornato dagli Emirati arabi e vorrei sapere che cosa si nasconde davvero su questa vicenda, su questa svendita della Sardegna”. L’oratore ha chiesto al presidente della Giunta di spiegare “le ragioni che impediscono alla Regione di costituirsi parte civile al processo che si celebrerà a breve a Perugia per gli appalti di La Maddalena – G8”.
A seguire, Giorgio Cugusi (Sel) ha detto: “Questa legge innesca l’abbruttimento di quei territori che sono già stati urbanisticamente abbruttiti. La legge urbanistica deve essere il luogo delle decisioni serie”.
Per il capogruppo di Sardegna è già domani,Mario Diana, “sono tante le critiche da muovere verso questo provvedimento però è anche vero che tanti, soprattutto i sindaci, chiedono della proroga del piano casa”. Per Uras (Sel) ha parlato di “un sistema derogatorio permanente in materia urbanistica, che ogni anno viene prorogato. Altro che sistema di sviluppo attraverso l’edilizia: la Sardegna non ha mai decollato grazie a questi provvedimenti e anzi ci ritroviamo nelle condizioni di fallimento in cui siamo. Assessore, continuate pure con questo pasticcio. Sarebbe meglio riportare in commissione questa indecenza, facendo scadere la proroga”.
Per Gianvalerio Sanna (Pd) “quando il collega Diana parla di chi attende il piano casa parla di persone che hanno ancora soldini da parte. Non di chi attende una casa perché non ce l’ha mai avuta e non ce l’ha. La proroga, capiamoci, significa sospendere per i prossimi tre anni la validità dello strumento urbanistico comunale e spero che lo Stato si opponga a questa legge. La proroga del piano casa è il massimo che siete in grado di fare: questa è un’idea imbecille di un governo inadeguato”.
Ha preso poi la parola l’assessore all’Urbanistica, Nicola Rassu: “Quasi diciannove mila istanze per il piano casa sono state evase. Dico questo per rispondere alle critiche e per dire che, invece, quando siamo arrivati nell’assessorato era carico di pratiche da evadere. Dice bene Diana, tutti i sindaci si augurano la proroga del piano casa e pure i rappresentanti dell’edilizia lo auspicano, perché porta pane nelle case dei sardi. Sino a oggi per i piani casa dell’Isola sono stati spesi 357 milioni di euro e con altre 30 mila pratiche derivanti dalla proroga possiamo ipotizzare una spesa di altri 500 milioni di euro. Altro che speculazione: nella maggior parte dei casi sono piccole pratiche di famiglie che chiedono di poter realizzare una stanza in più. Questi sono i dati: su diciottomila pratiche sono stati sviluppati 900 mila metri cubi: molto e molto di meno del cemento sviluppato dalle intese del Ppr della Giunta Soru. Certo, qualche stortura può esserci stata ma io sono convinto che a breve avremo la proposta di legge urbanistica per il Consiglio”.
Al termine l’on. presidente Lombardo ha messo in votazione il passaggio agli articoli e l’Aula si è espressa favorevolmente. Sull’emendamento 2, soppressivo totale dell’articolo 1, a firma Uras, l’oratore ha detto: “Voto a favore e resto in attesa di capire se capigruppo e consiglieri sono interessati a predisporre gli ordini del giorno, come previsto da ieri”. Voto contrario è stato annunciato anche da Salis (Idv). Contrario alla soppressione l’intervento di Matteo Sanna (Fli). L’emendamento è stato bocciato e la presidente ha sospeso i lavori, che riprenderanno alle 16.30.