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Violenza donne: Sdr, lavoro per restituire dignità e autonomia

 “I dati sulla violenza nei confronti delle donne parlano chiaro sulla necessità di tenere alta l’attenzione ma occorre anche pensare al reintegro sociale con il lavoro altrimenti sarà impossibile  per le donne recuperare dignità e autonomia. La certezza di usufruire di un aiuto concreto favorirà invece l’uscita dalla violenza domestica”. Lo sostiene Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, coautrice della legge regionale per il sostegno ai centri antiviolenza e alle case di accoglienza per donne maltrattate con riferimento ai dati illustrati dall’assessore regionale della Sanità Simona De Francisci.

“Se è vero che le principali vittime sono donne casalinghe con bimbi in tenera età c’è da preoccuparsi – ha sottolineato – del loro ritorno alla normalità dopo il periodo di recupero psicologico e morale. Il lavoro è la principale fonte di reintegro sociale e l’unico strumento per ottenere l’autonomia. Non bastano quindi più le reti istituzionali per informare e favorire l’emersione del fenomeno occorrono anche quelle che operino per garantire alle donne che escono dalla violenza e dallo stalking un alloggio e condizioni di vita dignitose per sé e per i loro figli. In caso contrario chi ha subito violenza resterà sempre discriminato”.

 “Le donne che si rivolgono alla nostra associazione che ha aderito al protocollo promosso dall’amministrazione provinciale di Cagliari ci chiedono – evidenzia la presidente di SdR – informazioni soprattutto con riferimento alla possibilità di disporre di una casa e di lavorare, una volta superata la prima drammatica fase di allontanamento dal compagno o dal marito violento. E’ una richiesta che chiama tutti a un’assunzione di responsabilità. I Centri e le Case hanno infatti compiti diversi. Si rende quindi necessario ora un ulteriore passo che concretamente intervenga a sostegno di persone che hanno manifestato coraggio e determinazione. La convenzione di Istanbul guarda in questa direzione”.

 “La Regione deve istituire un fondo ad hoc a sostegno di un progetto condiviso con le associazioni degli imprenditori e i sindacati per individuare le modalità di accesso al lavoro per donne che hanno subito violenza sessuale, fisica e psicologica. Da sole e con bimbi piccoli non possono affrontare la difficoltà di avere un’occupazione né possono vivere di assistenza sociale. Senza una prospettiva seria di avere una vita propria sarà difficile – ha concluso Caligaris – consolidare nel tempo le premesse derivanti da un così alto numero di richieste d’aiuto”. Com

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